ANDREA SERTORI
Panchebel’s Canyon Synth Mode
Il nuovo singolo in mood pre-natalizio del musicista che riesce abilmente ad unire lo studio del pianoforte classico con la ricerca e la sperimentazione virtuosa dei synth per creare un mix unico, caledoscopico e poliedrico, tra musica classica ed elettronica. Un nuovo capitolo, anticipo di un 2019 che si rivelerà molto produttivo!
Ascolta su Spotify: https://open.spotify.com/track/3mxt6NfeIcyObH9Mdp0axG?si=g7HyU2iHQ_eZgdKqWBifVg
Inizia a studiare pianoforte classico all’età di 9 anni, approcciandosi poi alle tastiere e synth all’età di 15 aggregandosi a varie formazioni rock, fino ad arrivare agli Avanguardia, band indipendente alternative rock, spaziando dal progressive al funky, di cui fa parte per diversi anni. Con gli Avanguardia partecipa alla registrazione di numerosi demo e compilation rock di band emergenti, fino alla registrazione dell’album “Aldilà Del Mare” (2003), a cui seguono concerti dal vivo e un discreto successo promozionale. Nonostante la sua attività come tastierista, Andrea Sertori non rinuncia a continuare lo studio del pianoforte classico, prediligendo sempre lo studio dei grandi pianisti romantici, al fine di perfezionarsi il più possibile. All’amore per il pianoforte, si affianca sempre il desiderio di cercare un suono particolare e il più possibile personale, una ricerca che si esaurisce nella sperimentazione e nella passione per i sintetizzatore, soprattutto analogici: musica classica e musica elettronica ora si coniugano perfettamente. Seguono brevi esperienze i Simola Fake, e successivamente la band Gyzah, formazione che permette ad Andrea Sertori di avvicinarsi a uno strumento particolare quale l’hammond e di condividere palchi con importanti band dell’underground italiano come successe, nel 2013, con Le Orme. Nel 2017 esce il suo primo lavoro solista, l’EP “Mosaic Room” di cinque tracce strumentali.
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Conza Press