“Sotto la superficie, la luna è secca come un osso. Non puoi spremere il sangue da una rapa e apparentemente non puoi nemmeno strizzare l’acqua dalle rocce lunari.”
Con questo ultimo tassello del loro personalissimo mosaico poetico, i Corde Oblique lanciano un genere che la band stessa definisce “folk-gaze”, ovvero un miscuglio tra neofolk e shoegaze. Le consuete sonorità folk si intrecciano con qualcosa di nuovo: chi conosce la band, vi ritroverà la loro ormai ben delineata identità sonora, questa volta però agitata da un’attitudine più estrema e spregiudicata.
L’acredine dei tempi annidata nei vari brani è rilevata con coraggio ma è addolcita da una luce versata dall’infanzia, dalle regioni in cui la meraviglia riesce ancora a farsi primo motore e azione. “The Moon Is a Dry Bone“, ottavo album in studio dei Corde Oblique, include 11 tracce inedite, tra cui una cover degli Anathema (Temporary Peace). Da segnalare le collaborazioni che si susseguono nel disco: oltre a Caterina Pontradolfo, artista lucana sempre presente in tutti i lavori della band partenopea, impreziosiscono le trame vocali anche Andrea Chimenti e Miro Sassolini (ex cantante dei Diaframma), due nomi storici della musica italiana che non hanno bisogno di alcuna presentazione.
Dopo vent’anni di attività musicale, Riccardo Prencipe (mente e anima della band) riesce ancora a interrogare gli astri, aridi eppure ancora ricettivi e, forse, promettenti.
Il progetto artistico diretto da Riccardo Prencipe nasce a Napoli nel 2005. Diplomatosi in chitarra classica presso il Conservatorio di Napoli San Pietro a Majella, a partire dal 2005 Riccardo Prencipe ha pubblicato otto album come Corde Oblique, distribuiti in Europa e nel mondo da case discografiche in diversi paesi (Russia, Cina, Germania, Francia e Portogallo), tutti ottimamente recensiti dalla critica. I brani originali proposti dall’ensemble parlano della storia dell’arte italiana e di un Sud “selvatico e talentuoso”.
Negli anni molti sono stati i/le cantanti che hanno partecipato come ospiti negli album dei Corde Oblique, tra cui: Duncan Patterson (Anathema), Denitza Seraphim (Irfan), Peppe Frana (Micrologus), Donatello Pisanello (Officina Zoé), Simone Salvatori (Spiritual Front), Miro Sassolini (Diaframma), Andrea Chimenti, Maddalena Crippa, Floriana Cangiano (Flo), Sergio Panarella e Luigi Rubino (Ashram), Alessandra Santovito (Hexperos), Spyros Giasafakis (Daemonia Nymphe), Corrado Videtta (Argine), Walter Maioli e Luce Maioli (Synaulia), Charles Ferris (Sineterra), Michele Maione, Carmine Ioanna, Quartetto Savinio.
La band svolge dal 2000 un’intensa attività live in Italia, Cina (“La prima band italiana del circuito underground ad effettuare una tournée così lunga in un paese che sempre più si apre al mondo occidentale” – Il Corriere del Mezzogiorno), Francia, Olanda e Germania.
Line-up:
Riccardo Prencipe (classic acoustic and electric guitars, ebow)
Rita Saviano (vocals on tracks 3, 8, back vocals on tracks 2, 6, 7)
Edo Notarloberti (violin)
Umberto Lepore (bass)
Alessio Sica (drums)
Luigi Rubino (piano on track 8)
Michele Maione (frame drums, percussions)
Carmine Ioanna (accordion)
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