Art Direction: MALCOLM MCLAREN
Design: JAMIE REID
Label: VIRGIN
Era il 1977: il ciclone PUNK raggiunge la sua massima intensità. Colpa di una band che spaventa l’Inghilterra, sbeffeggia la Regina e lancia un’idea grafica che fa ancora scuola.

“Lascia perdere le stronzate, qui ci sono i Sex Pistols”… Non si poteva immaginare un titolo migliore per sintetizzare lo shock del primo (e unico) album della band più oltraggiosa e cattiva del punk inglese, che è diventato un’icona della musica. Oggi quella rivolta è annegata nel marketing, ma l’idea Pistols fa ancora paura e quella copertina resta un perfetto, geniale, scatto d’epoca. E, come ha detto John Lydon, nel 1986: “il rock n roll è morto, non lo sapevate? Lo hanno ucciso i Sex Pistols. Siamo stati l’ultima rock n roll band in circolazione”.
E se avesse avuto ragione?

Fu Malcolm McLaren, che insieme alla designer VIVIENNE WESTWOOD gestiva il negozio di vestiti SEX a King’s Road, nel cuore di Londra, a “INVENTARE” i SEX PISTOLS.

La band tenne il primo concerto il 6 novembre del 1975. Del gruppo facevano parte Johnny Rotten, Steve Jones, Paul Cook e Glen Matlock. Sid Vicious prese poi il post di Matlock.

Il responsabile della grafica della copertina è Jamie Reid, amico di McLaren fin dai tempi della scuola d’arte: “lavoravo per la rivista SUBURBAN PRESS e avevo realizzato poster e volantini ispirati al situazionismo e al dadaismo.
Visto che non avevamo soldi, inventammo il cosiddetto “BLACKMAIL PUNK”, una specie di collage di ritagli di giornale”…

McLaren (che sostiene che l’idea della cover era della sua amica HELEN WELLINGTON LLOYD) affermò che quella immagine rappresentava perfettamente la natura anti-commerciale della band.
La parola “BOLLOCKS” (stronzate) fece scattare la reazione di molti negozianti, che si rifiutarono di vendere il disco. McLaren e la Virgin finirono addirittura in tribunale per oscenità, ma vinsero la causa.
“Una volta fuori dal tribunale di Nottingham”, ha raccontato Reid, “mi sono imbattuto in uno strillone che urlava nel traffico “BOLLOCKS adesso è legale!”
Secondo McLaren, il titolo del disco fu involontariamente suggerito dal chitarrista della band Steve Jones: …eravamo in un pub di Tottenham Court Road, a Londra, avevamo appena formato per la Virgin che premeva per un album e non avevamo ancora un titolo. A un certo punto Steve disse stizzito di non badare a queste strozzate: mi sembrò uno slogan ideale per quel progetto di “immondizia usa e getta” che volevamo mettere in piedi…
Della copertina del disco esistono anche altre versioni come quella con lo sfondo rosa e le scritte verdi…

Nella maggior parte dei casi, per scrivere i titoli delle canzoni, abbiamo usato lettere ritagliate dal TIMES, ha svelato McLaren.
Per i colori, il modello di riferimento erano degli sticker pubblicati dal Suburban Press per la pubblicità di alcuni negozi: “vistosi e fluorescenti”, come disse Reid.
McLaren, dal canto suo, non voleva assolutamente immagini della band: “cercavo l’impatto di una scatola di sapone: un mucchio di immondizia usa e getta”.

Secondo Jamie Reid, lo stile della cover deriva dalla lezione dei collage dell’arte agit-prop del Ventesimo secolo, ovvero dai primi artisti della Russia rivoluzionaria, dai lavori anti-nazisti di John Hartfield, dal saccheggio delle idee dadaiste e surrealiste utilizzate dai situazionisti e dai punk.

Un filo conduttore che porta fino agli hackers e a tutti coloro che saccheggiano invenzioni grafiche e contenuti sulla rete…
Ora basta con queste stronzate… ci sono i Sex Pistols!!….
