Debbie Harry, KooKoo
1981, Chrysalis
Copertina: H.R. Giger
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La copertina dell’album solista di Debbie Harry “KooKoo” del 1981, realizzata da H.R. Giger, rappresenta una delle più scioccanti e iconiche immagini dell’industria musicale degli anni ’80. Le copertine dell’LP e dei singoli erano basate su fotografie di Harry scattate dal celebre fotografo Brian Aris, dalle quali Giger dipinse enormi tele, creando diverse variazioni, una delle quali è inclusa nella copertina interna dell’album. L’immagine della copertina creata da Giger che mostra il volto di Debbie Harry è una una combinazione di punk, agopuntura e fantascienza. Le pubblicità che portavano quell’immagine della copertina furono bandite in Inghilterra, testimoniando l’impatto dirompente dell’artwork. La copertina mostrava una Harry bruna con punte che le trafiggevano il viso mentre guardava fuori nel mezzo di una tempesta di fulmini. La collaborazione si estese anche ai video musicali, dove Harry diventa una creatura di Giger, indossando una lunga parrucca nera, trucco facciale e una tuta corporale surreale per danzare davanti a più inquietudine tecno-organica.
H.R. Giger
Hans Ruedi Giger (Coira, 5 febbraio 1940 – Zurigo, 12 maggio 2014) è stato un pittore, designer e scultore svizzero di ispirazione surrealista e simbolica, artista nel campo degli effetti speciali cinematografici. Giger ha studiato architettura e design industriale alla Scuola delle Arti Applicate di Zurigo.
È particolarmente famoso per aver creato il design del mostro nel film “Alien” del 1979, diretto da Ridley Scott, per il quale ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali. Proprio per quel mostro, che così radicalmente entrò nell’immaginario collettivo, Giger vinse un Oscar per gli effetti speciali e da allora il suo lavoro divenne pop, sdoganando un immaginario macabro e sofisticato.
Un artista dotato di un proprio, unico stile, “biomeccanico”, come lui stesso si definiva. Il genere fantasy, il surrealismo, l’horror e l’immaginario mostruoso sono stati profondamente cambiati dall’irruzione di Alien sulla scena, che ha stabilito le basi dell’estetica dell’oscuro della cultura contemporanea; il mondo della letteratura, della moda, del design, del cinema, della musica si nutrono costantemente dell’universo creato da Giger. La sua arte “biomeccanica” fonde elementi organici e meccanici in visioni disturbanti e affascinanti, creando un linguaggio visivo unico che ha influenzato profondamente la cultura pop contemporanea, dalla fantascienza all’heavy metal, dal design industriale all’arte contemporanea.

