Mina, Attila
1979, PDU – EMI
Copertina: Luciano Tallarini (grafica) – Gianni Ronco (Illustrazione)
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La copertina dell’album “Attila” di Mina del 1979 rappresenta uno dei capolavori del design discografico italiano e un’icona dell’arte grafica contemporanea. La copertina ha per tema l’invisibilità ed è firmata da Luciano Tallarini, che usa precedenti fotografie di Mauro Balletti a causa della mancanza di materiale fotografico recente, rielaborate all’aerografo da Gianni Ronco. Ne scaturisce un manichino in bianco e nero della cantante.
“Attila” è anche considerato il disco di Mina dalla copertina più bella e particolare. È stata ideata dal grande Luciano Tallarini e riproduce la testa di Mina, calva, con le sembianze di un lucido manichino. È l’invisibilità il concetto di partenza. Questa scelta artistica non era casuale ma rifletteva la decisione di Mina di ritirarsi dalle scene pubbliche, mantenendo solo la presenza discografica.
Il prestigio internazionale dell’opera è confermato dal fatto che la copertina dell’album ha vinto il premio per la migliore copertina dell’anno ed è esposta al Museum of Modern Art di New York (MOMA). Questo riconoscimento testimonia come l’artwork di Tallarini e Ronco abbia trasceso i confini della grafica commerciale per diventare arte contemporanea riconosciuta a livello mondiale.
L’immagine del manichino calvo e lucido rappresenta perfettamente il concetto di “invisibilità” dell’artista, creando un paradosso visivo potente: una presenza iconica che simboleggia un’assenza volontaria dalla scena pubblica.
Luciano Tallarini è stato uno dei più importanti grafici e art director della discografia italiana.
Fino alla metà degli anni ottanta le copertine di Mina sono curate da un genio della grafica, Luciano Tallarini. Insieme a Gianni Ronco e al fotografo Mauro Balletti (dal 1973 autore dei rari servizi fotografici) ha dato vita a immagini e soluzioni grafiche uniche al mondo.
Maestro della fotografia e dell’immagine, art director di Mina per oltre 15 anni Tallarini è diventato l’artista che maggiormente ha rappresentato, con le sue copertine quel magico momento della musica e della discografia italiana. Tra le artiste con cui ha collaborato si ricordano Ornella Vanoni, Milva, Patty Pravo, Mia Martini, Loredana Bertè, Orietta Berti, Alice, Raffaella Carrà, Gigliola Cinquetti, Gilda Giuliani, Marcella Bella, Marisa Sannia, Loretta Goggi, Iva Zanicchi, Giuni Russo, Maria Callas, Carla Fracci e Nilla Pizzi.
Gianni Ronco è stato l’illustratore che ha collaborato strettamente con Tallarini nella realizzazione delle copertine più innovative del periodo. Le illustrazioni di Gianni Ronco erano caratterizzate da una tecnica all’aerografo raffinata e da un approccio artistico che sapeva trasformare le fotografie in opere d’arte. La sua collaborazione con Tallarini ha prodotto alcune delle copertine più memorabili della discografia italiana, dove la sua abilità tecnica si sposava perfettamente con la visione creativa del grafico. La partnership tra Tallarini e Ronco ha rappresentato un momento d’oro del design discografico italiano, creando un linguaggio visivo che ha influenzato l’estetica musicale per decenni.

