Sly & The Family Stone, Fresh
1973, Epic
Copertina: Richard Avedon
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La copertina di “Fresh” è stata fotografata da Richard Avedon, leggendario fotografo di moda e ritratti, il cui lavoro per copertine di album come quelle di Simon & Garfunkel’s “Bookends” e Barbra Streisand è diventato iconico. La composizione rappresenta un momento straordinario in cui la fotografia d’arte incontra l’energia pura del funk e del soul. Avedon cattura Sly Stone in una posa veramente dinamica con una gamba slanciata in un salto che sembra sfidare la gravità, trasformando il movimento in pura espressione artistica. La fotografia trasmette perfettamente l’energia esplosiva e l’innovazione musicale che caratterizzavano Sly & The Family Stone, catturando in un singolo frame la rivoluzione culturale che la band rappresentava nel panorama musicale degli anni ’70. L’estetica minimalista e la composizione essenziale tipica di Avedon permettono al dinamismo del salto di Sly di diventare il protagonista assoluto dell’immagine, creando un’icona visiva che riflette perfettamente il titolo “Fresh” dell’album e l’approccio innovativo del gruppo al funk e alla musica soul.
Richard Avedon
Richard Avedon nacque a New York il 15 maggio 1923 e morì a San Antonio il 1º ottobre 2004, ed è stato uno dei più celebri fotografi e ritrattisti statunitensi, famoso per i suoi innumerevoli ritratti in bianco e nero. La sua carriera di fotografo iniziò nella Marina mercantile quando fu assegnato alle autopsie e alle foto d’identità, dove iniziò a scattare ritratti dei suoi compagni di camerata, sviluppando già in questa fase quella sensibilità per il ritratto che lo avrebbe reso famoso. All’età di ventidue anni, Avedon iniziò a lavorare come fotografo freelance principalmente per Harper’s Bazaar, studiando sotto Alexey Brodovitch alla New School for Social Research dal 1944 al 1950 e diventando il protetto del designer. Inizialmente negato l’uso di uno studio dalla rivista, fotografò modelle e moda per le strade, nei nightclub, al circo, sulla spiaggia e in altre location inusuali, impiegando quella infinita creatività e inventiva che divenne un segno distintivo della sua arte, cambiando radicalmente il concetto di fotografia di moda collocando le modelle, solitamente irrigidite nella posa, in ambienti urbani e locali notturni. Avedon fu fotografo staff per Junior Bazaar e poi Harper’s Bazaar per circa vent’anni, e nel 1966 divenne fotografo staff per Vogue, mentre nel 1994 fu il primo fotografo staff assunto da The New Yorker. La capacità di Avedon di presentare visioni personali di figure pubbliche altrimenti distanti e inaccessibili fu immediatamente riconosciuta dal pubblico e dalle celebrità stesse, con molti che cercavano Avedon per le loro immagini più pubbliche, grazie al suo stile artistico che portava un senso di sofisticazione e autorità ai ritratti, famosi per il loro minimalismo con soggetti spesso ben illuminati su sfondi bianchi. Avedon ebbe un successo eccezionale anche nei musei, incluso nella storica mostra “The Family of Man” al Museum of Modern Art nel 1955, e tra il 1979 e il 1984 fu commissionato dall’Amon Carter Museum of American Art per fotografare oltre 1.000 abitanti dell’Ovest americano, creando un ritratto sorprendente del territorio e dei suoi residenti in netto contrasto con le tradizionali rappresentazioni della leggenda dell’Ovest americano.

