Mötley Crüe, Shout At The Devil
1983, Elektra
Copertina: Bob Defrin
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“Shout at the Devil” è il secondo album in studio dei Mötley Crüe, pubblicato nel settembre 1983. Questo disco rappresentò la consacrazione commerciale della band, raggiungendo la posizione #17 nella Billboard 200 e ottenendo la certificazione quadruplo platino negli Stati Uniti.
L’album contiene alcuni dei brani più iconici della band, tra cui “Looks That Kill”, “Too Young to Fall in Love” e la title track “Shout at the Devil”. Il sound è caratterizzato da un heavy metal più maturo e raffinato rispetto al debutto “Too Fast for Love”, con produzioni più elaborate e melodie più accessibili che contribuirono al successo mainstream.
La copertina di “Shout at the Devil” (1983) dei Mötley Crüe ha una storia particolarmente controversa e affascinante ed è caratterizzata da un design teatrale e provocatorio che rifletteva l’immagine trasgressiva della band: il pentacolo era perfettamente visibile solo quando il disco era tenuto con un’angolazione di quarantacinque gradi. Le controversie furono immediate e significative. Il titolo del disco e l’artwork, raffigurante un pentacolo rovesciato, suscitarono le polemiche di gruppi cristiani e conservatori che accusarono la band di satanismo. L’album attirò il disprezzo dei gruppi cristiani che interpretarono il titolo come un’approvazione del satanismo.

Negli anni successivi e per la versione dell’album in CD e in cassetta (anche in vinile per l’edizione del 40th anniversario), il cambio della copertina avvenne proprio a causa di queste polemiche. La band dovette sostituire l’immagine del pentagramma con l’iconica foto dei quattro membri del gruppo.

Bob Defrin
Bob Defrin (1946-2015) è stato uno dei più influenti art director e designer grafici dell’industria discografica americana. Ha lavorato per oltre tre decenni presso la Atlantic Records, dove ha creato alcune delle copertine più memorabili della storia della musica.
Nato a New York, Defrin ha iniziato la sua carriera negli anni ’70 e ha progettato copertine per artisti leggendari come Led Zeppelin, AC/DC, Yes, Genesis, Phil Collins e molti altri. Il suo stile si caratterizzava per l’uso innovativo della fotografia, della tipografia e per la capacità di tradurre visivamente l’essenza musicale degli artisti.
Defrin è stato particolarmente apprezzato per la sua versatilità, riuscendo a creare design efficaci per generi musicali molto diversi, dal progressive rock all’heavy metal, dal pop al jazz. La sua influenza sull’estetica dell’industria musicale è stata riconosciuta con numerosi premi e riconoscimenti nel corso della sua carriera.

