Soul Asylum, Clam Dip & Other Delights
1988, Twin/Tone Records – What Goes On Records
Copertina di: Dan Kalal (con grafica presa in prestito)
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“Clam Dip & Other Delights” è un EP dei Soul Asylum uscito nel 1988 per la Twin/Tone Records. Si tratta di una release di 6 brani per una durata totale di circa 18 minuti, che rappresenta una fase importante della band di Minneapolis nel loro percorso verso il successo mainstream.
L’EP contiene sia materiale originale che alcune cover, mostrando il sound alternative rock/grunge della band prima del loro breakthrough commerciale degli anni ’90. È caratterizzato dall’energia punk-rock tipica dei Soul Asylum di questo periodo, con le chitarre distorte e la voce distintiva di Dave Pirner.
Sia il titolo che la copertina sono una parodia dell’iconico album di Herb Alpert & The Tijuana Brass “Whipped Cream & Other Delights” del 1965.

Anni dopo è stato riedito in versione espansa su vinile, includendo anche demo inediti registrati nello stesso periodo. L’EP rappresenta un ponte tra il sound più punk delle prime pubblicazioni e lo stile più accessibile che li porterà al successo con “Grave Dancers Union” (1992).

La copertina di “Clam Dip & Other Delights” dei Soul Asylum (1988) è stata realizzata da Dan Kalal, un artista di Minneapolis legato alla scena musicale locale.
L’artwork è una brillante parodia dell’iconico album di Herb Alpert & The Tijuana Brass “Whipped Cream & Other Delights”. Dove l’originale mostrava una donna coperta di panna montata, la versione di Kalal presenta invece una figura maschile coperta di “clam dip” (salsa di vongole), mantenendo la stessa composizione e atmosfera sensuale ma con un tocco ironico e provocatorio tipico dell’underground rock.
L’artwork di Kalal cattura perfettamente lo spirito irriverente della band e della scena punk/alternative di Minneapolis, trasformando un’icona pop degli anni ’60 in una dichiarazione punk rock. La parodia funziona sia come omaggio che come critica, tipica dell’estetica post-punk dell’epoca.
Questo lavoro rappresenta un esempio perfetto di come l’arte delle copertine punk/alternative spesso giocasse con riferimenti della cultura pop per creare nuovi significati e identità visive.

