SILVERSNAKE MICHELLE: “Buries The Secret of…”
AMS ITALIA
Silversnake Michelle conclude il suo lavoro precedente, “Her Snakeness” con il nuovo EP intitolato “Buries the Secret Of…” col quale si chiude un ciclo e se ne spalanca uno nuovo, su un orizzonte artistico promettente ed emozionante. Tra segreti seppelliti e ombre evocate, “Don’t Ask Why” si apre con i suoni di un bosco ameno, coccolato dai toni scuri di una notte squarciata da una luna impavida.
L’oscurità gotica di una natura incontrollata e regina di un universo incontaminato viene esaltata dalla voce sinuosa di Silversnake Michelle accompagnata dai delicati tasti di un pianoforte, in una situazione musicale costellata di fiati drammatici e arricchita dei suoni che rendono viva la notte laddove l’uomo non ha più potere. I dolci tocchi ritmici dirigono con delicatezza e dedizione una traccia intensa e oscura, squarciata da grida di petto che distruggono, per un singolo, tragico momento, la perfetta bolla di magia sul finale della traccia.
Una ninna-nanna nera e commovente, sulla quale si chiude bruscamente la porta nella successiva “I Marry My Pain”. Tra i suoni di un paio di tacchi che corrono all’impazzata, spunta una chitarra elettrica e arrogante dalla quale si estende un timido arpeggio doppiato da un’acustica e sostenuto da ritmiche piuttosto selvatiche che rendono più completa la situazione. Dopo un breve stacco ritmico, si apre la strofa, a opera dell’acustica e della voce di Silversnake Michelle: la voce è decisa, si sporca e si divincola in un ritornello estremamente catchy e dalle velate influenze post punk. Tra vertiginose corde di chitarra tirate, si ripresenta la situazione iniziale che vira in un breve stacco a opera di un basso virtuoso, prima di riportare in scena la voce, questa volta sostenuta anche da un pizzico di hammond.
Di nuovo il ritornello che cade in un baratro di silenzio amplificato che ci riporta al giro introduttivo col quale si chiude il pezzo. Finiamo con “It’s Just a Secret”, introdotta da quello che appare inizialmente come un intenso giro di pianoforte dal quale si estende un delicato tappeto di acustica lievemente pizzicata. Si impone la voce della cantante, pulita e decisa, con una vena di energia vibrante e animata, che ci regala dei sussurrati che si incastonano irrimediabilmente nella mente, mentre il pezzo rimane in tutta la sua maestosa eleganza oscura. Dopo una breve pausa, la voce torna a cullarci l’anima fino alla fine, dove, riempita di un riverbero distante, ci parla, mentre il delicatissimo tappeto di pianoforte si spegne.
Silversnake Michelle, al secolo Micaela Battista, nasce a Torino nel 1975. La sua formazione artistica si concretizza con lo studio della recitazione a partire dal 1933 presso il Teatro Nuovo di Torino e il Tangram Teatro, dove ha modo di andare in scena nei panni sia di personaggi drammatici che brillanti. Nel 2011, presso i Civici Cori di Milano, segue una formazione corale in qualità di voce soprano, passando allo studio del canto moderno dal 2012, sotto la guida del maestro Dino Brentali. Dopo un periodo di ricerca e di sperimentazione artistica al fine di mettere in musica i lati più profondi del proprio sé, Silversnake Michelle pubblica, nel 2014, il suo primo album “So In My mind”. Dopo varie esperienze nazionali e internazionali, l’artista pubblica nel 2016 il suo secondo lavoro intitolato “Her Snakeness”, completato, nel marzo 2017, con l’EP in questione, “Buries the Secret Of…”. Parliamo di un’artista poliedrica che ha saputo domare i propri demoni e le ombre più interiori tramite pezzi molto eleganti e introspettivi, che rapiscono e catturano l’attenzione catapultando l’ascoltatore nel luogo più remoto della propria coscienza, a ridosso di un abisso sconvolgente e tentatore, da scrutare e da scoprire.
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