È uscito il 16 aprile Sciarada, singolo con cui i Sativa Rose si presentano al pubblico con una formazione e un’impronta sonora nuova. La produzione artistica del brano è a cura di Federico Dragogna dei Ministri ed Enea Bardi. Sciarada affronta un tema complesso, quello dell’accettazione sociale e dell’affermazione personale, filtrata attraverso la lente dei social network. Ma il sound contemporaneo, orecchiabile, diretto, rende il pezzo facilmente fruibile, nonostante l’argomento trattato.
Sciarada racconta di due persone profondamente diverse, in connessione tra loro attraverso una piattaforma social. Al centro di tutto l’insoddisfazione generata dal continuo e insano confronto con l’altro, che però esaurisce, si sgretola, nello special nel brano. “Ed il resto è tutta apparenza” canta la voce dei Sativa Rose, e tutto si smonta, la necessità di apparire, del confronto, la necessità di essere all’altezza di ciò che l’opinione collettiva si aspetta da noi. Riportando tutto ad una condizione più intima, più empatica.
Sativa Rose è il nome di un duo di musicisti romani. Ma è anche un nome scelto come atto di protesta, una rottura alla preservazione dei tabù sociali, per questo la scelta di utilizzare il nome di una pornostar.
Sative Rose nasce da un’esigenza: quella di comunicare alcuni sentimenti per esorcizzarli. Come quello dell’insoddisfazione, della non accettazione, ma anche del riscatto. Del coraggio di portare avanti la propria identità nonostante “il resto”.
Sativa Rose è un progetto che negli anni ha mutato forma per arrivare alla sintesi di sound e di formazione che oggi ci viene presentata con Sciarada. A metà tra le sonorità più elettroniche di Battiato e quelle della musica indipendente più contemporanea de i Cani, con qualche connessione sonora con i Pop X, i Sativa Rose sono oggi Alessio Mazzeo e Massimiliano Santori.
In una prima formazione il progetto era suddiviso in quattro elementi, ma la necessità di rendere tutto più versatile, dinamico e diretto ha portato al duo con cui si presentano oggi.
Nonostante il sound sia estremamente in linea con il contemporaneo, non si può non intercettare, soprattutto negli arrangiamenti, dei rimandi alla musica classica e al jazz.
I testi dei Sativa sono dei veri e propri punti di osservazione sul mondo, dentro ci si trova di tutto, dalle dinamiche relazionali alle difficoltà esistenziali legate sia agli aspetti più quotidiani della vita, che quelli più complessi. Caratterizzante l’utilizzo delle allegorie e del discorso diretto, utilizzato per creare un ambiente più intimo, più interpretativo da parte dell’ascoltatore. I testi dei Sativa hanno sempre due chiavi di lettura, quella diretta, più superficiale, di primo ascolto e quella più profonda, da orecchio più attento.
Sitografia
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