Il ragazzo con la maschera da panda aveva sempre sognato di formare un gruppo electroclash con voce femminile. Nel corso degli anni aveva desistito dal suo intento perché impegnato in altri progetti. Aveva inoltre deciso che, prima di approcciarsi alla musica elettronica ed alla programmazione, sarebbe stato il caso di imparare a leggere, scrivere e far di conto.
Raggiunti tali obbiettivi di affermazione personale, il ragazzo con la maschera da panda incontrò la ragazza con la maschera da gatto (in realtà lei letteralmente irruppe in un bagno pubblico da lui in quel momento occupato, complice una serratura non proprio affidabile) la quale, giunta in Italia direttamente dalle campagne dello Yorkshire, pensava fosse il caso di dare credito alle farneticazioni del primo sconosciuto incontrato. Così, a settembre 2016, i due tizi mascherati iniziarono a comporre i brani di un album che non poteva che chiamarsi “Party Animals“.
La musica dei Bikini Death Race trae ispirazione da gruppi come i Ramones, Le Tigre, Kap Bambino, Crystal Castles, Tuxedo Moon, Ladytron, Depeche Mode, Cock Sparrer e…gli Ace of Base!
“Party Animals” è diventato il loro personale esorcismo. Una bolla di sapone che hanno costruito ed all’interno della quale si nascondono quando il male di vivere diventa insopportabile. Hanno scelto l’idiozia come psicoterapia. E il dadaismo come filosofia di vita.
Il concept
La bellezza del disagio in dieci piccole commedie dell’assurdo. C’è Alice nel Paese delle Meraviglie che sperimenta tecniche di sopravvivenza in una realtà parallela in cui regna la moda dell’eccesso e del cattivo gusto. C’è il dramma che si consuma da secoli in ogni contesto che preveda presentazioni più o meno formali, cioè gente che ti saluta calorosamente chiamandoti per nome e tu ignori chi sia. Ci sono i rituali del social media. La foto del profilo con le tette di fuori e il trucco goth. Lo sguardo equivoco e calze a righe. I pettorali, le cosce wurstel, le vacanze al mare, la settimana bianca. Tutti sorridenti, tutti morti dentro. E un nano che ti aspetta a casa pieno d’amore ma troppo ubriaco per fare sesso. C’è che devi tacere ogni tanto per poter essere baciato. C’è che mi piaceva tantissimo lo zoo da bambino e forse per questo ho cercato di ricostruirne l’atmosfera in salsa techno negli anni felici dell’adolescenza e dei rave. C’è la gente che si riempie la bocca di parole inutili e la devi ascoltare per forza. La tortura quotidiana di un ufficio. La rivalutazione dell’odio. Sai che c’è? Non mi dispiace affatto. Anche se ho rotto una bottiglia in testa al tuo amico pittore che ha vissuto a Bali, ha scritto un libro e ha fatto un film inguardabile. E poi, vuoi mettere? Io ho inventato una macchina del tempo! È giù in garage…è solo che non ho mai il tempo di usarla.
Party Animals è disponibile sia su supporto fisico (CD e Cassetta) che in versione “virtuale” (BandCamp, Spotify, itunes, googleplay e tanti altri).
Links per lo streaming dell’album: https://bikinideathrace.bandcamp.com/
https://open.spotify.com/artist/1lr3Ubloaq7HMeydjNhnXb?si=f2jvOwOZRPGXNVs2Xxp6Lw
Track list:
1. Celestico (02:09)
2. The Rabbit Hole (02:47)
3. Zombie Posers (02:42)
4. Oh Ooh (02:44)
5. Don’t Talk (03:00)
6. Party Animals (01:57)
7. Fuck Off And Die (02:42)
8. Not Sorry (02:51)
9. Have You Ever? (02:26)
10. Time Machine (03:05)
Line Up:
Il ragazzo con la maschera da panda (basso, elettronica, voce)
La ragazza con la maschera da gatto (voce)
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Etichetta: Ghost Factory Records & Arts
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