Concerto di sabato 3 novembre
Bologna, Unipol Auditorium, ore 21:15
DAVID MURRAY meets
THE TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA
David Murray, sax tenore, composizioni e direzione;
The Tower Jazz Composers Orchestra:
Alfonso Santimone, direzione, pianoforte, elettronica; Marta Raviglia, voce;
Sandro Tognazzo, flauto; Gianluca Fortini, clarinetti, sax alto;
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto, clarinetti, flauti;
Filippo Orefice, sax tenore, clarinetto; Tobia Bondesan, sax tenore;
Giulia Barba, sax baritono; Antonello Del Sordo, Mirco Rubegni, Claus Højensgård Andersen,
Pasquale Paterra, tromba; Federico Pierantoni, Tony Cattano, Lorenzo Manfredini, Luca Moresco, trombone;
Glauco Benedetti, tuba; Federico Rubin, pianoforte; Luca Chiari, Riccardo Morandini, chitarra;
Stefano Dallaporta, contrabbasso, basso elettrico; William Simone, percussioni;
Simone Sferruzza, Andrea Grillini, batteria
Quello di sabato 3 novembre con il sassofonista David Murray e la Tower Jazz Composers Orchestra è il primo di tre concerti dell’edizione 2018 del Bologna Jazz Festival che si terranno all’Unipol Auditorium (con inizio alle ore 21:15), realizzati in collaborazione col Gruppo Unipol. Risalterà in tutte queste serate la componente orchestrale: arriveranno poi infatti un large ensemble (il SFJAZZ Collective, il 7 novembre) e addirittura un’orchestra sinfonica (quella del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, a sostegno del trio di Enrico Pieranunzi, il 14). E intanto si inizia con l’organico da big band over size della Tower Jazz Composers Orchestra, ben ventitre strumentisti sotto la direzione del pianista Alfonso Santimone e del sassofonista Piero Bittolo Bon, al servizio di un’icona del jazz free thinking come David Murray.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, TPER, Città Metropolitana di Bologna, Bologna Città Creativa della Musica UNESCO, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori.
L’incontro è uno dei cardini fondamentali dell’estetica musicale jazzistica: il riunirsi sullo stesso palco di artisti che mai hanno suonato prima assieme e le cui esperienze, simili o antitetiche, saranno il combustibile per la creazione di qualcosa di nuovo. E il senso della sorpresa, la curiosità di vedere quel che potrebbe accadere, è un altro dei fondamentali del jazz. Ed eccoci dunque di fronte a una produzione originale che vive pienamente di questo spirito: David Murray meets The Tower Jazz Composers Orchestra. Un solista afroamericano di culto da una parte, mentre dall’altra non c’è semplicemente la classica ritmica ‘locale’ bensì un’intera orchestra, esuberante e ardita.
Classe 1955, nato e cresciuto in California, David Murray nel 1975 si trasferisce a New York, dove nel giro di pochi anni diventa uno dei personaggi simbolo del jazz più creativo. Iniziando da Cecil Taylor e Dewey Redman e continuando con Anthony Braxton, Don Cherry e Lester Bowie, Max Roach ed Elvin Jones, Murray accumula un impressionante numero di collaborazioni. Nel 1976 crea il World Saxophone Quartet, un gruppo per il quale l’aggettivo mitico è quasi riduttivo e che segna l’inizio dell’inarrestabile ascesa di Murray come leader. Nella sua musica si incrociano le vampate di Albert Ayler e gli ideali coltraniani, mentre l’estetica free entra in contatto con le musiche africane e, più di recente, con altri fermenti etnici.
La Tower Jazz Composers Orchestra, formatasi nel 2016, è l’orchestra residente del Jazz Club Ferrara, che riuscendo a mantenere in costante attività un simile organico conferma la fama di essere uno dei club più intraprendenti sulla scena non soltanto nazionale quanto per lo meno europea. Il fatto che il club ferrarese sia un centro d’attrazione per numerosi jazzisti di varia estrazione ha creato un bacino musicale particolarmente ricco dal quale l’orchestra può attingere: uno di quei casi in cui la vita culturale ‘di provincia’ surclassa quel che al momento riescono a esprimere le grandi città. E l’incontro con David Murray conferma ulteriormente l’intraprendenza dell’orchestra ferrarese.
L’ampio organico, che prevede la possibilità di turnover tra vari musicisti, è nato come naturale evoluzione di due progetti didattici (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), portando queste diverse esperienze a una sintesi comune, con una formazione e un repertorio più definiti. Affidati alla direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, gli oltre venti elementi della Tower Jazz Composers Orchestra mettono in gioco collettivamente le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia, eseguendo un repertorio che affianca composizioni originali e rivisitazioni di brani provenienti da varie tradizioni (nel book dell’orchestra spiccano pezzi di Steve Coleman e Frank Zappa).
Unipol Auditorium: via Stalingrado 37, Bologna
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
e-mail: info@bolognajazzfestival.com
Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini
Ufficio Stampa: Daniele Cecchini
Biglietti:
David Murray meets The Tower Jazz Composers Orchestra:
Posto unico 25 euro
I biglietti sono soggetti a diritto di prevendita
Riduzioni*:
Riduzione del 20% riservata a: Soci Bologna Jazz Card; giovani fino a 26 anni.
Riduzione del 10% riservata a: soci Touring Club, abbonati annuali TPER Bologna, possessori della Card Musei Metropolitani Bologna.
Studenti del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna: prezzo speciale 10 euro (con acquisto la sera stessa presso il teatro di riferimento)
Tutti i biglietti soggetti a riduzione sono acquistabili esclusivamente presso le biglietterie dei teatri presentando il titolo che ne dà diritto.
*Le scontistiche non sono cumulabili
Prevendite:
– sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito VivaTicket
– nelle biglietterie dei teatri Arena del Sole e Duse.
Bologna Jazz Card:
Socio Young (fino a 26 anni): 10 euro
Socio: 25 euro
Socio Supporter: 50 euro
acquistabile o rinnovabile online nell’area soci del sito www.bolognajazzfestival.com