Dicembre tra teatro, musica e cinema:
Una tarda sera, nel futuro
Processo per corruzione
XI International Fest Roma Film Corto – Independent Cinema
13 dicembre 1969: “Ti chiamerò canzone d’autore” cinquant’anni di carriera di Enrico de Angelis
Cambiare il corpo con le parole. Cambiare le parole con le medicine
Premio Bianca D’Aponte. Il contest per cantautrici
Mio cugino – Edizione Natale
Francesca Reggiani
Irene Grandi
Flowing Chords
Si apre con il teatro il mese di dicembre all’HUB culturale di Officina Pasolini Regione Lazio, il laboratorio creativo di alta formazione coordinato da Tosca, Massimo Venturiello e Simona Banchi.
Dal 3 al 6 dicembre alle ore 21:00 i giovani artisti del terzo anno della sezione Teatro di Officina Pasolini, diretti da Walter Pagliaro, portano in scena lo spettacolo Una tarda sera,nel futuro, composto da frammenti di dodici testi di Samuel Beckett.
Dai più noti Aspettando Godot e Giorni Felici agli atti unici Radio1 e Commedia, per citarne alcuni, sfilano figure che incontriamo ogni giorno senza accorgercene, mentre ci affrettiamo per le strade. In un metaforico dimenticatoio si alterneranno voci di persone impolverate, nascoste, fuori dal tempo. Uno studio che si articola in due serate consecutivein giorni diversi (lo spettacolo è diviso in due tempi: martedì 3 e giovedì 5 dicembre si potrà assistere al primo tempo, mercoledì 4 e venerdì 6 al secondo tempo), per indagare la solitudine, la paura e la sofferenza dell’essere umani.
Lunedì 9 alle 21:00 Massimo Venturiello vestirà i panni di Cicerone in Processo per corruzione, riproposizione in forma drammatica di Paolo Gazzara dello storico processo contro il Governatore della Provincia siciliana Gaio Verre, che fu celebrato nel Foro Romano il 5 agosto dell’anno 70 a.C. Condotto sulle Orazioni contro Verre di Marco Tullio Cicerone, lo spettacolo, presentato in prima assoluta a Officina Pasolini, racconta una grande battaglia per la dignità e la giustizia guidata da tutte le città della Sicilia per gli innumerevoli torti, saccheggi, e soprusi subìti nel corso del triennio in cui Verre ricoprì quell’importante carica nell’isola. A sostenere l’accusa contro Verre era appunto Cicerone, ai tempi piuttosto giovane, ma già stimato avvocato nella Roma Repubblicana.
Processo per corruzione è in primo luogo il riflesso di quel dibattimento processuale, ma anche una rappresentazione di rilevanti problemi che affliggono tuttora il nostro tempo: dalla crisi della giustizia alla corruzione nell’esercizio dei Pubblici Uffici, dai rapporti non sempre limpidi tra politica e magistratura alla questione morale, alla vibrante protesta nei confronti della condotta riprovevole di importanti organi dello Stato…
Martedì 10 dalle 16:00 alle 22:30 e mercoledì 11 dalle 17:00 alle 22:30 a OfficinaPasolini fa tappa l’XI International Fest Roma Film Corto – Independent Cinema, la rassegna-concorso nata nel 2008, sotto la direzione artistica di Roberto Petrocchi, con l’obiettivo di mettere in evidenza i giovani autori cinematografici e che in questa edizione vede come Presidente di Giuria un grande protagonista del cinema italiano: Beppe Lanci, direttore della fotografia di Tarkovskiij, Bellocchio, i Taviani e Nanni Moretti, solo per citarne alcuni. Riservata a film cortometraggi, documentari, docufilm, lungo-mediometraggi, con uno spazio privilegiato dedicato alla contaminazione tra cinema e altre espressioni artistiche, la manifestazione presenta all’HUB culturale il convegno sul tema La nuova editoria e la neolettura multimediale. La saggistica del sapere formativo, con la presentazione del libro La Roma di ‘Mamma Roma’ e l’intervento dell’autrice Federica Capoferri, saggista, docente e giurata del festival; la tavola rotonda Il cortometraggio: la poetica filmica non omologata, terreno privilegiato dell’autorialità al femminile?; la masteclass Vedere, leggere, scrivere per immagini. Oltre l’organizzazione produttiva: la riproduzione e reinterpretazione dell”’immagine del presente’ nel cortometraggio e la distribuzione da inventare, con un intervento di Annio Gioacchino Stasi, sceneggiatore e docente di Laboratorio Creativo. Tra i film in cartellone, merita attenzione il docufilm di produzione Rai che verrà proiettato mercoledì 11 alle ore 21, Non far rumore, della giornalista Alessandra Rossi, diretto da Mario Maellaro, sul tema degli immigrati italiani in Svizzera nel dopoguerra, al prezzo di laceranti disgregazioni familiari.
Venerdì 13 alle 21:00 si festeggia una doppia ricorrenza in un incontro spettacolo dal titolo Ti chiamerò canzone d’autore, che vede ospiti Lucilla Galeazzi, Pino Marino, Raffaella Misiti e Alessandra Casale, Pino Pavone con Peppe Fonte, Piji, Têtes de Bois, Carlo Valente e con la partecipazione di Tosca. Sono passati cinquant’anni dal giorno in cui Enrico de Angelis, allora giovane giornalista del quotidiano L’Arena, il 13 dicembre del 1969, impose il nome che ancora oggi si porta dietro: canzone d’autore (Umberto Eco nel ’64, nella prefazione al libro Le canzoni della cattiva coscienza, aveva proposto “canzoni diverse”). E l’anniversario corrisponde anche ai cinquant’anni di carriera giornalistica di de Angelis, operatore culturale, storico della canzone, per oltre vent’anni direttore artistico del Club Tenco, all’interno del quale fu braccio destro del fondatore Amilcare Rambaldi fin dal primo giorno. La serata, a cura di Daniela Esposito ed Elisabetta Malantrucco, sarà presentata da Enrico Deregibus.
Sabato 14 dicembre alle ore 18:00 si affronterà un dibattito fra neuroscienze e psicoanalisi dal titolo Cambiare il corpo con le parole. Cambiare le parole con le medicine.L’occasione è l’uscita per Cronopio del volume “Il neurone bugiardo. Perché psicoanalisi e neuroscienze non hanno quasi nulla da dirsi” di Walter Procaccio, psichiatra e psicoterapeuta che ne discuterà, in un incontro moderato da Stefano Oliva, insieme a Felice Cimatti, filosofo, docente di Filosofia del linguaggio alla Università della Calabria e autore della post fazione. Il dibattito fra neuroscienze e psicoanalisi non ha mai avuto posa con periodiche ostilità alternate a grandi passioni amorose, dalle aule universitarie ai rotocalchi pop. Un dibattito che non avrà mai vincitori né vinti perché altro non è che la replica della pura condizione umana, naturalmente culturale.
Mercoledì 18 alle 20:30 Officina Pasolini ospita Premio Bianca D’Aponte. Il contest per cantautrici, una serata dedicata al cantautorato femminile e al premio intitolato alla giovane musicista di Aversa, scomparsa prematuramente. Sul palco sfileranno tanti ospiti e le finaliste dell’ultima edizione, conclusasi a ottobre, tra cui la vincitrice assoluta Cristiana Velardo e la vincitrice del premio della critica ‘Fausto Mesolella’ Lamine. Durante la serata, condotta da Carlotta Scarlatto, verrà presentato il bando per accedere alla prossima edizione dell’unico concorso in Italia riservato a donne che scrivono musica e testi delle loro canzoni e diretto inizialmente da Fausto Mesolella, a cui è succeduto, dopo la sua scomparsa, Ferruccio Spinetti.
Venerdì 19 alle 21:00 torna dopo il grande successo e in una ‘Edizione Natale’ Mio Cugino, lo story live nato da un’idea di Mauro Pescio, attore teatrale e autore radiofonico.Quattro persone comuni con quattro storie da raccontare, talmente inverosimili e assurde da sembrare inventate… ed effettivamente una lo è! Sarà proprio il pubblico, dopo aver posto una serie di domande agli “storytellers”, a dover indovinare quale fra essi sia il “bugiardo” e guadagnarsi così l’ambito premio Mio Cugino. Le persone che si alterneranno sul palco sono persone qualsiasi, ogni volta diverse, dal notaio o al panettiere, dal giornalista o al muratore, tutti con la voglia di raccontare episodi singolari delle loro vite, che verranno condivisi per farci riflettere, per insegnarci qualcosa, per farci sorridere o semplicemente per permettere a chi le racconta di sfogarsi un po’. L’unica regola sarà che nessuno si dovrà prendere troppo sul serio e tutti dovranno avere un po’ di voglia e di coraggio di abbassare la maschera.
Sabato 20 alle 21.00 Francesca Reggiani, senza dubbio una delle più popolari comiche italiane degli ultimi decenni, è la protagonista di un incontro a lei dedicato. Il titolo, Sono italiana, ma voglio smettere, si ispira all’omonimo libro scritto con Valter Lupo e Gianluca Giugliarelli, in cui l’artista ripercorre le migliori performance, i monologhi raffinati e allo stesso tempo dissacranti che l’hanno resa autrice e attrice unica nel nostro panorama teatrale. Intervistata da Simona Banchi, con la sua consueta ironia ripercorrerà in questa speciale occasione vent’anni di storia italiana tra costume e politica, raccontando i suoi personaggi più famosi, parodie esilaranti costruite senza mai perdere di vista la delicatezza: Ferilli, Pravo, Loren, Parietti, Santanché, Sciarelli, Versace, Flavi solo per citarne alcuni. Un’occasione insomma da non perdere per conoscere più da vicino la sua intensa carriera,stracolma di successi grazie a una comicità che non cede a nessun compromesso e sa far riflettere sulle debolezze umane.
Domenica 21 Officina Pasolini avrà l’onore e il piacere di ospitare alle 21:00 Irene Grandi, una delle artiste italiane più amate dal pubblico che di recente ha festeggiato i venticinque anni di fortunata carriera con l’album Grandissimo tra inediti e vecchi pezzi trasformati in duetti con Fiorella Mannoia, Carmen Consoli, Loredana Bertè, Sananda Maytreya, Stefano Bollani e Levante, o riproposti in potenti versioni live. La cantantefiorentina si racconterà in una serata condotta da Tosca e Felice Liperi dal titolo Il lungo viaggio di Irene. Storie di vita, aneddoti professionali con l’intermezzo di alcuni grandi successi, cantati dalla stessa artista toscana in versione “unplugged”, con voce e chitarra.
Per l’ultimo appuntamento, lunedì 22 il complesso corale Flowing Chords, nato per iniziativa di alcuni studenti del Saint Louis College of Music sotto la direzione di Margherita Flore, propone alle 21:00 Christmas party live. Il repertorio spazia dalla canzone d’autore al pop contemporaneo passando per l’R&B, ma propone anche composizioni originali e classici del Natale. L’organico comprende circa trentacinqueelementi.
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
È possibile riservare i posti scrivendo in privato alla pagina Facebook di Officina Pasolini lasciando nome, cognome e numero di posti desiderati.
I posti saranno riservati soltanto fino a trenta minuti prima dell’inizio dello spettacolo.
Teatro Eduardo De Filippo – Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini
Allo spazio si accede attraverso l’accesso di Viale Antonino di San Giuliano, angolo via Mario Toscano (zona Ponte Milvio)
Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini
Coordinatore generale Tosca