Homo Distopiens è il nuovo concept album di Fabrizio Tavernelli, una cosmic-caotic opera che racconta l’ultima evoluzione del sapiens risucchiato nel buio della distopia. Una colonna sonora di un viaggio dove è reale la possibile fine del nostro pianeta e l’estinzione della nostra specie.Nei secoli abbiamo immaginato società distopiche, sorte dopo disastri ambientali, guerre nucleari o abbiamo descritto regimi autoritari, oppressivi, sorti per reprimere le libertà individuali, le espressioni artistiche, la speranza di un futuro.
Oggi questo immaginario negativo si è affacciato sulla nostra realtà quotidiana e in un certo modo stiamo vivendo in tempo reale la nostra distopia tra politiche e tendenze sociali pericolose, tra foreste che bruciano, tra scioglimento di ghiacciai e riscaldamento globale. Viviamo la possibile fine del nostro pianeta. Il terrore e il fascino si mescolano e vanno a permeare ogni settore della cultura, dai saggi filosofici alle serie televisive. La dittatura tecnocratica si è trasformata in un incubo irrazionale dove l’alta finanza è ormai una delirante setta religiosa e la tecnologia della rete ci ha mostrato una nuova era oscura. Viviamo in un perenne stato ansioso, in tensione per qualcosa che potrebbe arrivare: un asteroide che colpisce la terra, una invasione aliena o il cataclisma definitivo.
Tracklist “Homo Distopiens”
1- cose sull’orlo
2- distopia muscolare
3- tormentoni e tormenti
4- lune cinesi
5- spire
6- oumuamua
7- il mondo senza noi
8- secondo fine
9- l’uccello giardiniere
10- pessimismo co(s)mico
11- ruscarola
12- bargigli e pappagorge
Attivo negli anni ’80 con En Manque D’Autre (bizzarro combo della new wave italiana) e nei ’90 con gli AFA (prima Acid Folk Alleanza) con i quali incide album tra crossover e elettronica per Sugar di Caterina Caselli e Dischi del Mulo/Consorzio Produttori Indipendenti (label voluta da Massimo Zamboni e Giovanni Ferretti). E’ideatore dell’evento “Materiale Resistente”nel ’95.
Negli anni 2000 si cimenta in diversi progetti: mutant-pop con Groove Safari, avant-blues con Roots Connection, elettronica sperimentale con Duozero, italo-disco con Ajello, noise-concrete con IRRS, disco-trash con Impresa Gottardo, melting-pot etnico con Babel.
Del 2011 è l’uscita del suo primo libro “Provincia Exotica” viaggio in una Emilia allucinata e distorta. Dal 2010 con l’esordio “Oggetti del Desiderio” inizia una produzione solista per l’etichetta personale Lo Scafandro, a cui seguno gli album “Volare Basso” (2013) e “Fantacoscienza” (2016) . Gli album solisti sono una personale interpretazione della canzone d’autore tra derive letterarie e sperimentazione, tra altre visioni del reale e viaggi interiori.
Nel 2018 esce “Infanti” un concept album sull’abuso dei bambini nelle odierne guerre digitali/mediatiche. L’ultima uscita è un nuovo progetto dal titolo “Homo Distopiens” che ha come centro le attuali emergenze climatiche, il nostro impatto sul pianeta, la stessa sopravvivenza del genere umano. L’Homo Sapiens si trova oggi di fronte a apocalittici scenari ipotizzati nei film, nei romanzi, nelle oscure visioni distopiche.
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