Un brano di rinascita e rivincita: “È troppo bello”, brano d’esordio del promettente Danno, vuole essere l’inizio di una nuova vita, aperta all’arte e alla musica.
Spesso la vita ci costringe a vivere inermi, incastrati in un’identità che poco ci appartiene: per questo il brano si propone come un messaggio di forza e di speranza quando tutto il male e le incomprensioni diventano macigni che pesano sulle spalle, costringendoci a rimanere bloccati in una storia di vita che poco ci appartiene. Grazie a delle sonorità pop/ballad pop – la quale ricordano gli esordi di grandi della musica italiana come Tiziano Ferro – mischiate a suoni più attuali, il pezzo riecheggia nella testa dell’ascoltatore già dal primo ascolto. Infatti, la commistione tra passato e presente e tra la semplicità del ritornello e l’utilizzo di doppie voci, rendono il brano una scommessa a cui il giovane Danno non vuole sottrarsi.
Afferma l’artista a proposito del pezzo: «“È troppo bello» è la scommessa della mia vita, una partita che voglio vincere, una rinascita tra ciò che ero prima e ciò che sono adesso. Penso che non bisogni arrendersi di fronte alle difficoltà che troppo spesso ci pone la vita ed è per questo che la frase “Vivere è insopportabile ma è troppo bello” vuole essere un messaggio di speranza a questa auspicata rinascita che chiunque abbia dei problemi debba avere. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questa nuova versione di me, perché per me è imprescindibile unire la professionalità all’amicizia, che grazie alla musica diventano momenti di condivisione e unione.»
Il videoclip di “È troppo bello” va nella stessa direzione: gli outfit scelti mettono in risalto la personalità del cantante, che vuole essere eccentrica e a tratti non convenzionali, proprio per rimarcare questo desiderio di staccarsi dalle regole del mondo. I post-it, che a un certo punto compaiono nel video, e attaccati al corpo di Danno, rappresentano infatti la cattiveria, i giudizi non desiderati e l’ignoranza che governano la nostra vita. Ma, nel momento in cui l’artista li strappa via dalla sua pelle, viene eliminata ogni traccia di male e ogni oppressione che ci impedisce di continuare la ricerca della nostra identità e della nostra felicità. La scena nella vasca da bagno, in cui Danno sembra affogare in questo mare di cattiveria, è liberatoria nel momento in cui l’artista riaffiora dall’acqua e si libera da tutto ciò che in precedenza lo teneva sott’acqua.
Fernando Cozzolino, in arte Danno, ha iniziato a cantare all’età di 20 anni, partecipando alle selezioni di X Factor Italia e arrivando in tv dinanzi ai giudici. Non entrò nel programma, ma venne notato dai produttori di Marco Mengoni e iniziò a collaborare con loro e a studiare con uno dei vocal coach, Fulvio Tomaino.
Ha partecipato all’Accademia musicale “Music Village Lab “, in cui i vocal coach sono affiancati da importanti esponenti delle case discografiche. Ha cantato al Cairo in Egitto al Festival della Musica italiana ed è arrivato alle fasi finali dei casting di X-Factor Romania.
A settembre 2020 partecipa al talent “The Coach”, arrivando alle finali. Ad oggi collabora con l’etichetta discografica THEWEBENGINE.