Articolo pubblicato su VIVIROMA MAGAZINE – 06 2015 GIUGNO a pag. 59
Exhimusic ha incontrato i Club Mario, tribute band di Ligabue: simpaticissimi e bravissimi, sanno coinvolgere il pubblico ricreando le atmosfere e il calore del cantante emiliano.
Presentatevi ai lettori di ViviRoma Magazine:
Il progetto Club Mario nasce a Frosinone nel Settembre del 2002 dall’idea di alcuni ragazzi accomunati dalla passione per la musica e per Luciano Ligabue. La formazione comprende Giuseppe Paino (voce e chitarra), Mattia Cestra (chitarra e cori), Jonah Viscardi (chitarra e cori), Juan Pablo Sanchez (tastiere e cori) Marco Cerquozzi (basso) e Daniele Petricca (batteria).
Perche Ligabue?
Per passione! Facciamo questo tributo per sentirci vivi! Abbiamo compiuto da poco il nostro dodicesimo anno di attività. Il primo evento live ufficiale risale infatti al 6 Febbraio 2003 in un locale di Colleferro. Ciascuno di noi ha sempre suonato e trovandoci a provare insieme abbiamo visto che le canzoni di Ligabue erano quelle che eseguivamo più spesso. Ora la band fa parte della nostra vita e richiede attenzione, impegno ed è uno dei pensieri costanti durante le nostre giornate lavorative!
Quali pezzi eseguite di solito, il “primo” o l’”ultimo Ligabue?
Suoniamo tutto il suo repertorio, stando sempre attenti all’ultima uscita discografica.
Meglio Ligabue con i “Clandestino” o con “la banda”? E oggi?
Abbiamo avuto la fortuna di suonare con tutte e due le band anche nella stessa sera in occasione di un concerto al Palasport di Frosinone organizzato da noi e ormai siamo diventati amici con i musicisti di Ligabue. Sono stati due periodi eccezionali con le due formazioni. Oggi la band attuale che è formata da professionisti e con membri delle formazioni precedenti è migliorata al livello di precisione e pulizia musicale ma mi manca (parla Giuseppe Paino) un po’ quel “ruvido” di una volta!
Com’è l’approccio alle vostre esecuzioni?
All’inizio eravamo molto attenti a rifare esattamente i brani così come erano proposti dall’originale. Il riff, il solo, la parte dominante cerchiamo sempre di farla uguale. Facciamo pero’ anche frasi metricamente diverse dandogli una interpretazione nostra. I pilastri delle canzoni rimangono, poi se cambi una rullata o improvvisi su un solo magari il pezzo acquista un fascino diverso, a volte molto piacevole! Non siamo così accaniti e ci piace reinterpretare dove possiamo. Tanti brani di Ligabue rischi di rovinarli perché l’importanza delle sue canzoni sta nella semplicità e nelle parole. E’ bravo per questo motivo. Se immaginiamo tutte le sue canzoni eseguite chitarra e voce, tra tutte, “Non è tempo per noi” è quella che se non la canti bene, con la giusta intenzione, facendola tua, è la più difficile da eseguire. E ce n’è anche un’altra a cui prestiamo sempre molta attenzione: “Sulla mia strada”. Eseguiamo una scaletta solo quando siamo in formazione completa altrimenti, in formazione ridotta ci affidiamo al pubblico e cerchiamo di capire cosa vuole sentire. Ci sono dei brani “intoccabili” che non possono mancare come “Piccola stella senza cielo”! Suonare su un palco comporta comunque responsabilità e cerchiamo sempre di dare qualcosa a chi viene a sentirci!
Avete mai incontrato Ligabue?
L’ho incontrato per la prima volta nel 2001 (parla Giuseppe Paino). E’ una persona tranquilla, abbastanza affabile ma negli anni si è chiuso un po’ a causa della notorietà. Abbiamo aperto un suo concerto all’Olimpico a Roma nel 2010 con il nostro progetto di musica originale Minuto60 (www.minuto60.it – https://www.facebook.com/MINUTO60) vincendo un concorso indetto da Ligabue sul suo sito. In quell’occasione abbiamo suonato due brani davanti a tutto lo stadio: una grande emozione! Ci ha chiamati poi nel suo camerino per parlare. Conosco anche suo fratello, Marco, con cui abbiamo suonato recentemente. Ligabue sa della nostra esistenza, lo sa benissimo, e penso approvi molto di più quando a fine anno gli arrivano i diritti d’autore di tutti i borderaux che facciamo!
Tribute o cover band o musica originale? La “guerra” per suonare nei locali… Che ne pensate?
Non dovrebbe esserci una battaglia tra band. C’è chi sa fare bene musica di altri e non sa scrivere e viceversa. A me (parla Giuseppe Paino) piace fare entrambe le cose: mi diverte molto suonare e cantare Ligabue come sperimentare nel mio progetto originale (Minuto60). E’ una questione di cultura: non siamo più abituati a sederci in un locale a bere qualcosa e a sentire cosa ha da dire un artista che si esibisce; non si ha più la pazienza di ascoltare. Non è solo questione di consumismo che ti obbliga a proporre solo ritornelli orecchiabili per le masse ma non abbiamo più la testa libera per essere attenti di sera alle parole o opinioni di un altro, che per altro sentiamo fin dalla mattina presto, presi come siamo da tante cose quotidiane. Tutto questo ha mangiato la curiosità e lo spazio per la musica originale. Ma sono contento comunque anche se una persona mi ascolta e mi da attenzione. La nostra opinione oggi comunque la diciamo tutti anche attraverso i social e quello che sta tra il pubblico non si sente più così distante da te. Tutti oggi possiamo pubblicare i nostri pensieri, dalla poesia alla stupidaggine e tutto questo ha tolto il fascino alla bellezza che fino a qualche anno fa aveva uno che si sedeva davanti ad un microfono con una chitarra e ti diceva delle cose…
Cosa si aspettano da voi le persone che vi seguono?
Il nostro pubblico conosce Ligabue e non ha bisogno di ripassare ogni sera “Certe notti” però tornano spesso a trovarci. Il nostro compito non è ri-suonare per l’ennesima volta “Certe notti” ma donare per l’ennesima sera un paio d’ore di spensieratezza.
Quali sono i vostri riferimenti musicali? Qual’è il primo disco a cui siete legati?
Al di là di Ligabue (risponde Giuseppe Paino) mi hanno sempre colpito due cose: la bella melodia italiana (ad esempio Modugno e Claudio Villa) e tanta musica inglese e americana (Lynyrd Skynyrd, Aerosmith, Crosby, Stills & Nash, Neil Young). Mi piace tutto ciò che è fatto bene e con autenticità anche cose estremamente moderne come quelle dei The Black Eyed Peas!
Quando suonerete prossimamente e come contattarvi?
Per sapere le nostre prossime date basta andare su www.clubmario.it e sulla pagina Facebook: www.facebook.com/clubmarioband
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Intervista di Daniele Massimi e Giuseppe Bellobuono
Exhimusic – Percorsi nella musica
www.exhimusic.com – exhimusic@gmail.com
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