Articolo pubblicato su VIVIROMA MAGAZINE – 03 2015 MARZO a pag. 57
Non è facile capire i cambiamenti… e a volte ci vuole del tempo per realizzare e produrre canzoni che da sempre avrei voluto cantare.
Devo ringraziare per la “molla” che mi ha spinto ad iniziare questa avventura Alice, una ragazza conosciuta nel 2010 e per la quale ho scritto “CRAZY OF LOVE ‘BOUT YOU”. Oltre ai brani in italiano c’è un pezzo anche in romanesco: “COME SE RISALE”, con il testo di Fausto Desideri, presidente dell’Accademia Belli. Alla realizzazione del CD hanno contribuito: David Castellano e lo staff di Pianeta Musica, dove sono state registrate quasi tutte le tracce, Rino D’Anna e Mauro Munzi. La title track “SE TUTTO CAMBIA” è stata suonata dai Ned Ludd. Dal vivo invece la band che mi accompagna è composta da Francesco Pradella alla batteria, Emanuele Luzzi al basso, Mauro Camboni alla chitarra e Fabrizio Sellan alle tastiere.
Cosa ci propone di nuovo Davide Balestri?
Suono da tanti anni nel circuito romano e sono noto soprattutto come batterista per aver suonato in tante rock band (le due più famose sono gli Eurosmith, tributo agli Aerosmith, e i Dressed to Kiss, tributo ai Kiss. Lo scorso anno (2014) ho voluto concretizzare un sogno che avevo da tanto tempo nel cassetto, ossia quello di realizzare un CD di inediti.
Come definiresti i brani del tuo CD?
I brani nel CD sono quelli che più mi rappresentano. Musicalmente definirei il mio stile come una sorta di rock americano “springsteeniano” con brani molto ariosi e belle melodie, alternando momenti rock (“DIMMI SOLO CHE MI AMI”) a momenti più acustici (“LA RISPOSTA E’ NELL’ANIMA”).
In quali artisti o generi musicali cerchi la tua ispirazione?
Sicuramente nel rock americano e nella west coast. Così come Peter Frampton Bruce Springsteen e gli Eagles e Bryan Adams che mi piacciono molto.
Cosa è per te più importante: avere un bel suono o creare delle belle canzoni?
Volevo che ci fosse un buon equilibrio tra il testo e la possibilità di suonarlo, non necessariamente avere un’orecchiabilità a tutti i costi. Non tutti i brani sono così scontati o spensierati e spesso ruotano intorno ai riff di chitarra che solo alla fine svelano insieme alla ricerca di un testo sensato.
Ci sono anche delle canzoni che parlano di argomenti sociali come “LA RISPOSTA E’ NELL’ANIMA” e “IL RITMO CHE SENTO” che avevo scritto anni fa. “SE TUTTO CAMBIA” descrive l’impermanenza della vita e di come tutto è destinato a cambiare rapidamente e dei nostri sforzi, spesso inutili, per riuscire a mantenerci a galla.
Pensi che i giovani di oggi possano fare della buona musica?
La tecnologia oggi aiuta molto e consente a chiunque di fare musica ma è un’arma a doppio taglio. Sicuramente la “cantina”, avere cose da dire e concentrarsi sui contenuti, prima di voler a tutti i costi apparire, è forse la differenza tra le generazioni precedenti e quella attuale. Oggi è più importante mostrarsi (vedi i format preconfezionati). Sarebbe preferibile dare più spazio ai live, ai locali e chi ha qualcosa di nuovo da dire. Sembra che la voglia di “controllare” da parte del mercato la proposta artistica sia la tendenza preponderante di questi anni forse anche più di quelli precedenti. I ragazzi non so quanto ne siano consapevoli. C’è molta buona musica comunque, tantissimo underground e anche io mi sono auto prodotto senza nessuna spinta… ci voglio provare e questo spero che arrivi!
Che cosa desideri di più in questo momento?
Essere supportato e suonare dal vivo. Sono consapevole che, anche se non più giovanile, potrei anche dare dei miei pezzi a qualcuno. La musica fa bene almeno se la vivi come l’ho vissuta io, non ho fatto mai uso di droga e tutte le energie sono sempre state spese per le prove, comprare strumenti, andare ai concerti e questo è ancora quello che mi piace fare altrimenti non sarei qui a suonare live! La gente vuole sentire quanto sei vero ed è il motivo per cui dovrebbe apprezzare e anche comprare quello che fai e spesso il “quanto sei vero” viene camuffato da “quanto sei stato presente” o “spinto”.
Come consideri le Tribute Band? Sono utili alla musica o no?
Dipende anche qui da chi le fa. Sono amico di un grande performer, Luca Celletti che ad esempio, approfittando della sua somiglianza con il cantante originale degli Aerosmith, si muove e offre uno show. Ho suonato e tutt’ora suono con delle tribute band e insieme cerchiamo di proporre uno spettacolo per far rivivere quello che gli originali fanno. Se lo fai con dedizione, con spontaneità, è bello e piacevole però la musica non può limitarsi solo a questo ma deve essere soprattutto una proposta, una capacità di estrapolare quello che impari e ascolti proponendolo a modo tuo. Sono molto curioso ora di vedere la risposta della gente al mio CD!
Come ti possono sentire e contattare?
Ecco i miei contatti: http://davidebalestri.tumblr.com
https://www.facebook.com/davide.balestri.1
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Intervista di Daniele Massimi e Giuseppe Bellobuono
Exhimusic – Percorsi nella musica
www.exhimusic.com – exhimusic@gmail.com
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