Cevolani – Inghes
Uno EP
Una “speciale edizione” con contenuti extra sarà acquistabile direttamente sul sito www.analogarts.it !
“Uno” è un disco fatto in una maniera sostanzialmente inusuale, fondendo passato e futuro nel momento presente: “passato” in relazione all’uso massiccio di strumenti e registratori analogici, cosa che impone una certa metodica di lavoro e regala quel tipico sound magico ed evocativo degli anni migliori del rock italiano; “futuro” in relazione all’apporto essenziale della tecnologia, che ha permesso di fare questo disco a distanza, con il Tirreno di mezzo.
“Uno” rappresenta un esemplare destreggiarsi tra il tempo e lo spazio, a scapito di ogni ragionevole, apparente, limite della realtà, anche territoriale. Siamo usciti dallo spazio-tempo, e poi siamo tornati… Forse!
Fare un disco così intenso come “Uno”, con una persona che non hai mai incontrato nella vita, è una vera terapia d’urto: lavorare con Valeria significa spingersi al limite sotto ogni fronte; lei ha saputo tirare fuori il meglio da Mario, sia come produttore artistico che come musicista.
Ci sono stati tanti ostacoli, tante discussioni, ma il risultato poi è stato oltre ogni aspettativa e siamo veramente entusiasti di darlo al mondo. Questo disco è la prova che non esistono limiti e che se una cosa la puoi immaginare, e la vuoi veramente, allora la puoi fare, anche in un periodo di magra come questo per la musica italiana, in cui fare un disco di questa portata, fuori dai canoni, è totalmente folle, ma non ingiustificato.
“Avere la voce di un mio idolo nel mixer e sui miei nastri di registrazione è qualcosa di veramente strano, fai fatica a crederci davvero, è una sensazione molto potente, una tendenza karmica che volge al positivo e fa fiorire quello che ormai non è più il sogno di un bambino, ma è reale, e non solo è reale, ma probabilmente è anche il mio lavoro migliore nelle vesti di produttore e di musicista”.
Niente è stato lasciato al caso.
TRACKLIST
1. UNO
2. ANDROMEDA
3.SECOUEZ MOI
4. ETERE
5. FRAMMENTO IRREGOLARE
6. VOLEVO DIRTI
7. ICHINEN SANZEN
Contatti
BIO VALERIA CEVOLANI
Frequenta gli ambienti Bolognesi da dove emersero personaggi famosi, come Andrea Pazienza, i Gaz Nevada, gli Skiantos tanto per citare solo alcuni, frequenta i locali dell’underground bolognese e le prime case occupate, facendosi un bagaglio culturale sulle performance teatrali e la musica.
Negli anni ‘80 si compra un basso e mette insieme una Band le “Synthetic Turtles” genere new wave, il progetto non ebbe seguito; dopo un anno lo sacioglimento.
Di lì a poco l’incontro con Dario Parisini, attore e chitarrista, un incontro fondamentale.
Parisini faceva parte di un gruppo musicale che stava vivendo una grossa crisi d’identità, e visto lo spiccato senso estetico unito alla fantasia visionaria ed eclettica della Cevolani, le propose di dare una nuova immagine e nome al gruppo, facendola entrare come attrice/performer per dare al pubblico un immaginario di rottura e provocatorio.
Il gruppo fu ribattezzato da lei col nome Disciplinatha, progettò le scenografie, performance teatrali e costumi che aderirono perfettamente al gruppo per evocare quello che fu il fenomeno musicale più innovativo e provocatorio di quegli anni e degli anni a venire.
Il canto
Il canto nacque per caso, prima i cori durante le performance, poi dopo il contratto con “Dischi del Mulo” di Ferretti e Zamboni, fu Giovanni Ferretti a proporre il canto che la Cevolani visse sempre come un gioco.
Da lì in poi cantò in tutti gli altri album dei Disciplinatha.
Il misticismo
Dopo lo scioglimento del guppo nel ‘97, rifuta le proposte da cantante che le vengono offerte, ritorna sulla scrittura e le poesie, in una sorta di ritiro mistico introspettivo. Dopo qualche anno diventa madre di una bambina, si dedica a lei e coltiva le sue ricerche e letture sui alcuni Santi e mistici.
In particolare si dedica allo studio del Buddismo tibetano e giapponese, aderisce a quest’ultimo e riceve la pergamena sacra il Gohonzon.
Si iscrive al dipartimento di studio dell’istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, dove supera il primo livello di studio e riceve con merito un primo diploma dal Giappone, ne seguirà un secondo, di livello superiore dal comitato esecutivo europeo di studio, dal Presidente Katsuji Saito.
La scultura
Nel 2004 incontra il maestro Nicola Zamboni professore di belle arti e famoso scultore emiliano, un incontro importante e stimolante, grazie al quale la Cevolani apprende l’arte della scultura con creta. Frequenta l’atelier per quattro anni dove approfondisce la storia dell’arte e frequenta i più ecclettici artisti che in quel periodo frequentavano l’atelier di Zamboni che all’epoca era una sorta di comune, dove tutti portavano qualcosa e si condividevano, cibo, letti e vita comunitaria. La figura di Zamboni segna il percorso della Cevolani non solo dal punto di vista artistico ma anche umano. Partecipa a una mostra collettiva con gli allievi del maestro e farà una mostra personale per il comune di San Giovanni in Persiceto (BO) dove espone tutte le sue opere in particolare i suoi Buddha.
La poesia
Scrive poesie da sempre, spesso le trasforma in canzoni, non ha mai pensato di raccoglierle in un libro, ma le viene chiesto nel 2015 di pubblicare otto poesie nella collana Riflessi che raccoglie i migliori poeti contemporanei italiani.
Dish-Is-Nein
Si riforma il gruppo “Disciplinatha” col nome “Dish-Is-Nein”, come nuovo progetto pur avendo un filo conduttore molto consistente, Parisini-Maiani-Santini come componenti. Il gruppo invita la Cevolani a cantare in un brano dell’EP uscito nel 2018, è un piacere per lei accettare, diventa una festa tra amici/ artisti che si stimano e si rispettano, da lì la proposta di partecipare anche ai nuovi live.
Collaborazione Cevolani Inghes
Nel febbraio 2018 nasce la collaborazione tra Valeria Cevolani e Mario Inghes, a seguito di uno scambio di idee e proposte dello stesso Inghes, musicista e producer sardo, la collaborazione porta alla nascita di un EP che uscirà nella primavera del 2019.
Mario Inghes
è un chitarrista, compositore e producer sardo, personaggio eclettico le cui sonorità spaziano dall’elettronica sperimentale al Post-Rock esoterico con forti contaminazioni Industrial; la sua musica è caratterizzata dall’utilizzo frequente di accordature non standard, dalla ricerca nei circuiti dell’avanguardia e dall’impronta analogica data dall’uso massiccio dei leggendari registratori a nastro magnetico.
Inoltre, cura personalmente ogni aspetto della produzione e della post-produzione.
Associato da RockIt.it nel 2016 ad illustrissimi come Trent Reznor, Teho Teardo, con la sua musica si è fatto conoscere e apprezzare anche oltremare, conquistando un posto d’onore accanto ad alcuni tra i più rappresentativi artisti della nuova scena underground internazionale.
Nel 2017 diviene il primo “Apple Certified Pro” sardo nel software di produzione musicale professionale “Logic Pro X”, certificazione che attesta il raggiungimento del massimo livello di preparazione possibile nell’uso della DAW di casa Apple; si certifica primo della classe con punteggio di 96,03%, presso l’AATC del Maestro Alessandro Magri a Cento (FE).
Il 2018 è l’anno della conoscenza e collaborazione con Valeria Cevolani, storica voce dei Disciplinatha” e personalità di spicco per tutto l’underground italiano. La sinergia del duo sfocia nella realizzazione dell’EP “Uno”, raccolta di sette canzoni da dare alla luce nel 2019.
Inghes è attualmente attivo come insegnante di Fonia e Produzione Musicale presso la Scuola Civica di Musica del Sarrabus, come musicista, arrangiatore e producer in più generi musicali e come tecnico del suono e creatore di articoli e guide di natura tecnica e artistica per il web, puntualmente letti e condivisi da centinaia di produttori e musicisti emergenti.
Nel gennaio 2019 ottiene il riconoscimento “Apple Teacher” e fonda Analog Arts.
Ph. Nik Soric Photo
Ufficio stampa: Antonella Guerrera
Mail: cevolani.inghes@gmail.com