Lilith Primavera presenta il nuovo singolo “Molto”, che segue a ruota“Goodbye My Lover”, presentato in occasione della partecipazione come co-conduttrice alla seconda edizione di Attico Monina a Sanremo, e “TABOO”, un ipnotico pezzo fra rap e trip pop. Anche “Molto” è stato realizzato dal producer di musica dance Giovanni La Tosa. E anche questa volta il singolo è accompagnato da un video, che chiude una trilogia dalle atmosfere à la David Lynch scritto da Lilith insieme alla regista Cristina Ducci. Il video e il singolo usciranno domenica 8 marzo, una data inusuale considerando il giorno della settimana, ma fortemente simbolica (la Festa della Donna). I tre singoli anticipano l’uscita del nuovo EP di Lilith nell’autunno 2020, che comprenderà anche un singolo prodotto da Matteo Gabbianelli (kuTso), con cui ha già realizzato i due brani più popolari, “Nuda” e “Vieni A Prendermi”.
Inarrestabile e dirompente, Lilith Primavera ha diversi progetti in cantiere. La musica infatti è solo una delle aree in cui manifesta la propria creatività. Da qualche tempo sta preparando un podcast con la collaborazione della regista Chloé Barreau (premiata al Biografilm Festival) e sta pianificando il ritorno sul grande schermo.
Lilith Primavera è una performer, attivista LGBTQI, femminista, organizzatrice di eventi. Cresciuta nella periferia romana, Lilith si trasferisce per un periodo a Londra, compiuti diciotto anni. Lì entra in contatto con l’ambiente underground e queer tipico degli anni Novanta, che fatica a entrare nel setting italiano e che infonde in Lilith una consapevolezza necessaria per lo sviluppo di un’analisi critica nei confronti della sua natura politica e di un certo tipo di attivismo.
Durante gli anni Lilith perfeziona l’idea di arte come performance, indirizzandola verso corsi di clownistica, seguendo un’esperienza presso la scuola Moveo di Barcellona, istituita dai discepoli di Etienne Decroux, fino a portarla a uno stage sulla tecnica degli psicosuoni a cura di Pablo Taddei, allievo di Carmelo Bene. Tutto ciò confluisce in una serie di performance, basate su una natura militante e attivista .
Con un occhio sempre vigile sul panorama politico, le lotte e i diritti di affermazione dei movimenti di genere, nel 2009 Lilith partecipa alla prima Lady fest di Roma. Entra poi in contatto con l’ambiente queer romano, inizia a tessere relazioni con loro e nel 2011 è ormai parte attiva della seconda edizione della Lady Fest, dove parteciparono con il loro sostegno e contributo artisti da tutto il mondo. Con le Lady Fest inizia un percorso di approfondimento e ricerca, uno studio rispetto le pratiche di dominazione, i feticismi, i giochi di ruolo e la violenza fra le persone, l’interrogarsi sulle sfumature che passano da quella consensuale a quella non consensuale.
Nel frattempo allaccia contatti con Le ragazze del Porno, con cui ha performato numerose volte e dalle quali si è in seguito staccata per concentrarsi su progetti propri.
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