IMPROVVISATRICE E LEADER DELLA LONDON CONTEMPORARY ORCHESTRA,
IL PRIMO CON ONE LITTLE INDEPENDENT RECORDS
rappresentata, musicalmente, in tre diverse parti in cui si divide il disco:
pre disastro, calamità, futuro.
Il restringimento del Mare d’Aral è stato definito uno dei peggiori disastri ambientali del pianeta. Situato in Asia Centrale, era tra i quattro laghi più grandi al mondo, finché i fiumi che sfociavano nel Mare d’Aral non furono deviati dal governo sovietico per un progetto d’irrigazione negli anni ’60. Da allora, il Lago sta scomparendo. Nel 1997 la sua dimensione si era ridotta del dieci per cento e le immagini dei satelliti della NASA scattate ad agosto 2014 mostrarono, per la prima volta nella storia moderna, il bacino est del lago completamente prosciugato, in una regione ora meglio conosciuta come deserto dell’Aralkum. Questo enorme disastro ambientale è il protagonista di ‘Aralkum’, il disco di debutto della pluripremiata violinista Galya Bisengalieva in arrivo il 4 settembre per One Little Independent Records/Audiglobe.
Nata ad Almaty, Kazakhstan, Galya Bisengalieva ha studiato alla Royal Academy of Music and Royal College of Music a Londra. Al suo debutto in solo al Teatro Colon di Buenos Aires ha ricevuto il Premio Rivelazione dalla Music Critics Association of Argentina e si è esibita, sempre in solo, in Europa, USA, India, Turchia, Brasile. Ha inoltre suonato il violino al Concerto per violino di Brahm come parte di There Will Be Blood: Live e ha presentato per la prima volta ‘Shades Lengthen’ di Edmund Finnis su BBC Radio 3.