Viaggio nella storia del rock alla scoperta delle contraddizioni e delle inquietudini di un uomo e di un’intera generazione
All’alba dei suoi 80 anni e a 60 dalla nascita dei Rolling Stones, Mick Jagger continua a sorprendere, ad evolvere, confermandosi l’icona di uno stile musicale, artistico, di vita, che sembra ormai superato ma che in realtà attraverso una geniale manipolazione è più attuale che mai. Se tanto è stato finora raccontato, tra gossip e falsi miti, molto è ancora da scoprire e capire dell’uomo che più di chiunque altro ha incarnato, e incarna ancora, la ribellione, il sogno e le contraddizioni del rock. Mick il re degli ossimori, l’artista che trasforma le contraddizioni in un percorso coerente.
Dal racconto emerge una vita che racconta una tempo/periodo apparentemente ormai passata ma che allo stesso tempo riesce a vivere il presente ancora da protagonista, rimanendo il simbolo dei più irrequieti, curiosi, assetati di scoperta di sè stessi e del mondo, qualcuno direbbe dei più problematici, giovani di oggi.
Dai problemi con la droga alle donne e all’amicizia che hanno segnato la sua vita, fino agli ultimi concerti, è il giornalista Marco Tesei nel libro “Mick Jagger. Il ribelle” (Zona, 2023) a offrire una lucida, leggera e allo stesso tempo nitida, immagine della vita del frontman della band rock più longeva e famosa al mondo, riuscendo magistralmente a non cadere nei tecnicismi della musica seppur senza arrendersi alla semplificazione.
Tesei, mentre racconta delle “strategie comunicative” dei manager musicali di ieri e di come Jagger e gli Stones negli anni 80 riuscivano ad utilizzare cio’ che preesisteva alla loro musica per andare oltre, non smette di parlare ai giovani di oggi che proprio come loro si sentono “incapaci di capirsi e accettarsi, di rassegnarsi a essere quel che si è e farsene una ragione”.
Il libro di Tesei “Mick Jagger. Il ribelle”, diventa così non solo la celebrazione di un artista dall’imprevedibile talento che ancora oggi rappresenta un “unicum” ineguagliabile, ma un’opera necessaria per rimettere insieme i pezzi di un puzzle in continuo mutamento.
Alla soglia dei suoi 80 anni e dopo 60 di palcoscenico con gli Stones tra vicissitudini personali, l’annuncio di nuovi album e un nuovo tour, Jagger non smette di sorprendere e chiamare a sé i giovani rockers di tutti i tempi.