La parola “indie” è spesso utilizzata ambiguamente e a sproposito. Denota, o almeno dovrebbe, una vocazione sincera all’Arte musicale. Una scelta di autonomia, indipendenza, estraneità alle mode, ai must e ai diktat dell’industria musicale. Questa personale definizione aderisce perfettamente al cantautore Bombay…
– Inizierò banalmente chiedendoti di soddisfare una mia puerile curiosità: perché “Bombay”?
Bombay è il GIN che ti fanno pagare di più quando lo chiedi dopo aver fatto lo scontrino per un semplice gin tonic, e allora ho detto che se è buono come gin è buono anche come nome d’arte.
– Come nasce in te l’idea, la necessità di esprimere il tuo universo col sintetico linguaggio della forma-canzone?
Ho sempre fatto musica e sempre scritto canzoni anche se in altre forme e generi ma è sempre stata una necessità impellente, l’unica forma di serenità e piacere che avevo fino a che è nata mi figlia Anita, adesso le cose che mi piacciono di più sono due, la musica e lei.
– Raccontaci dei tuoi lavori, del modo in cui hanno preso forma le tue opere musicali…
Semplicemente scrivo centinaia di canzoni e poi quando diventano troppe e rischio di non ricordarle vado in uno studio, preferibilmente uno piccolo e sgangherato, e registro 9/10 canzoni, solo voce e chitarra, che poi faccio uscire come disco. Così è stato fino ad oggi, per i primi tre dischi che potete ascoltare o scaricare (anche gratis) qui: https://bombaymusicstore.bandcamp.com. Ora invece sto cercando di aprirmi al mondo, e di riempire lo spazio sonoro con più elementi e nuove soluzioni. Ho collaborato con tre bravissimi musicisti (Giovanni Grieco, Gabriele Gallo e Jeanne Michelle Schnider) che hanno portato la loro sapienza musicale e il loro gusto e insieme abbiamo fatto le pre-produzioni di due nuovi brani che adesso farò ascoltare a qualche etichetta che mi piace e vediamo se riusciamo a far insieme un disco diverso. Per me è tutto nuovo e lo affronto con entusiasmo e incoscienza chiedendo consigli ai miei amici e colleghi musicali.
– A parte la musica, quali arti ami e/o ti ispirano?
Principalmente la letteratura, sono un avido e distratto lettore, nel senso che leggo tanto e dimentico subito, anche se sono certo che qualcosa poi ti rimane sempre dentro. Ultimamente ho letto “Giuliano” (la storia romanzata di Giuliano l’Apostata) di Gore Vidalche è un libro interessante e godibile, Giuliano (nipote di Costantino) fu l’ultimo imperatore di Roma ad opporsi ai nazareni ovvero i cristiani che acquisivano sempre più potere ai danni delle altre religioni. Fu un uomo colto, un filosofo che voleva ritornare agli antichi Dei di Roma e che credeva che i cristiani fossero solo degli ipocriti impostori (ah… quanta ragione). La sera per andare a dormire sto leggendo i “Racconti romani” di Moravia che rimane uno dei miei autori preferiti e ho recentemente letto “Renegade”, l’autobiografia di Mark E. Smith factotum dei The Fall che per chi non li conosce sono una band seminale del punk inglese. Leggo di tutto, tranne le poesie.
– Esiste una scena Indie romana, intesa come Movimento coeso che si spalleggia, collabora, resiste; uno spazio ideale in cui ci si scambia idee, opinioni, contatti?
Esiste una scena romana ed è vivissima. Siamo in tanti e, anche se non ci aiutiamo più di tanto tra di noi, è bello sapere che faccio parte di una scena. Per me non è importante fare soldi o fama con la musica, ma quando scrivi un paio di canzoni belle ti viene rilasciata questa membership card che ti permette di frequentare l’esclusivo club dei geni e degli artisti e poter uscire a divertirti con loro. Ecco, quello che mi ha dato Bombay è questo: l’aver conosciuto artisti e persone fantastiche come Davide dei Masoko, Lucio Leoni, Filippo Dr. Panico, Antonio Frisino e lo devo solo alle mie canzoni. Per quanto riguarda i locali Roma ne è piena, sono locali che principalmente fanno musica live (originale) tutte le sere, tra quelli che frequento ci sono Le Mura, Na Cosetta, La Rigatteria, il Monk, il 30 Formiche. Ma ce ne sono davvero tanti tipo Pierrot Le Fou, Largo Venue e via così…
– Hai una tua fanpage su Facebook (https://www.facebook.com/lecanzonidiBombay/). Qual è il tuo rapporto coi social? È uno strumento che usi per “propagandare” la tua Arte…?
Sì ho il Facebook di Bombay che uso prevalentemente per comunicare le date e le cose che succedono a Bombay e poi ho il mio Facebook personale che uso per condividere le cose con gli amici.
Ho anche Instagram (instabombay) che uso un po’ a metà tra le cose di Bombay e le mie cose personali.
E poi ho Twitter (itweetdiBombay) dove scrivo solo cazzate 😉 .
Mi piacciono i social ma non ci sto sotto, li uso per parlare agli amici più o meno lontani, li uso per sapere come vanno le cose tra gli amici, li uso per conoscere cose nuove e per essere aggiornato su quello che succede al momento.
– Tu che musica ascolti oggi? Ci sono cantanti o gruppi emergenti che ti entusiasmano, emozionano, convincono?
Oh yeah, c’è sempre un sacco di bella musica da ascoltare anche perché ascolto tanta musica di generi diversi.
Ultimamente ascolto un sacco Kanye West, ho recuperato i suoi primi 4 dischi e devo dire che sono molto belli, anche The Streets mi piace molto. O, per quanto riguarda l’hip hop italiano, ascolto sempre Rancore.
Poi adoro lo “screamo” e ultimamente ascolto molto i Charmer e i sempreverdi Fine BeforeYou Came. Ho un debole per il flamenco e Camaron De La Isla.
Mi piace l’house e la techno e adesso sto ascoltando il nuovo di Omar-S che è pazzesco.
Ma su questa domanda potrei passarci ore perché mi piace troppo la musica. Quello che non ascolto tanto è proprio il nuovo pop italiano perché ce n’è troppo e mi sembra un po’ troppo uguale, aspetto che passi un po’ di tempo per recuperare solo le cose migliori.
– Sabato 13 Ottobre, al Monkey Business (Via Andreotto Saracini, 59 – Ostia), ti esibirai in un concerto “unplugged” (per evocare quella splendida stagione del rock anni ’90) organizzato da Daniele Gallus e Rome Music Experience (https://www.facebook.com/RomaMusicExperience/)… Che anticipazione vuoi darci?
Sarà divertente, il primo concerto di Bombay sul litorale laziale (ovviamente fuori stagione ahahah). Per me sarà emozionante come lo è sempre quando vado in posti nuovi dove non conosco il pubblico e forse il pubblico non conosce me. Amiche e amici ci vediamo il 13 e venite allegri!
Bombay grazie per la disponibilità. Ad maiora. Buona musica!