Il 12 maggio si celebra La Giornata Internazionale dell’Infermiere. Mai come in questo periodo, si sente il bisogno di ringraziarli per il lavoro che fanno e proprio per questo non dobbiamo dimenticare che sono uomini e donne come noi. Fabrizio Nitti ha deciso di pubblicare, con il patrocinio di CGIL nazionale, questa canzone a loro dedicata.
«“UN UOMO E UNA DONNA COME TE” – dice Fabrizio Nitti – è una storia che cerca di raccontare, partendo dalle sensazioni intime di un infermiere, i suoi timori, le sue preoccupazioni, ma anche l’orgoglio, la determinazione e la professionalità di chi svolge questo importante lavoro per tutta la collettività».
Scritta da Fabrizio Nitti, arrangiamenti di Luca Lamari è stata registrata e mixata da Gabriele Ruggeri e Roberto Vigo presso lo studio Zerodieci di Genova. La copertina è di Roberto Castruccio.
Fabrizio Nitti, classe 1971 è nato ad Asti e vive a Genova da sempre. Nel 1985 conosce Paolo Agnello con il quale decide di formare un duo e con cui parteciperà, negli anni successivi, a più edizioni al Festival di Castrocaro. Nel 1997 vince l’Accademia di Sanremo, con lo stesso Paolo, portando sul palco il brano Genova con cui partecipa a Sanremo Giovani. L’anno dopo, nel 1998, partecipa alla 48° edizione del Festival di Sanremo con il brano I ragazzi innamorati. A due anni dall’esordio sanremese, nel 2000, esce Alkè – in greco: forza – il primo album del duo. Nel 2001, Fabrizio si esibisce in concerto presso la Sala Nervi a Città del Vaticano in occasione dell’assegnazione dei riconoscimenti di “Artigiano della Pace” alla presenza del Santo Padre Papa Giovanni Paolo II. È il 2002 e arriva il Secondo posto al Premio Lunezia nella categoria autori con il brano “Liguria” scritta sempre con Agnello. Nel 2003, Nitti e Agnello vincono il Premio Città di Recanati con la canzone Un giorno di ordinaria follia. Nel 2004 Fabrizio decide di intraprendere la carriera da solista ma non smetterà mai di collaborare, come autori, con Paolo Agnello. Tra il 2005 e il 2006 partecipa alla Premiazione Umberto Bindi