TUTTE LE RONDINI CHE PORTERANNO LA PRIMAVERA
al MONK – Circolo Arci
A passi rapidi verso la Primavera,
ci lasciamo trasportare dalle nuove sonorità in arrivo, perchè
solo gli amanti (della buona musica) sopravvivono
La storia di Sun Ra è unica.
Non è stato solo uno dei musicisti jazz più particolari e avanguardistici di sempre, non è stato solo una delle personalità afroamericane più importanti e influenti del secolo scorso (hip hop, techno e ovviamente afrofuturismo non sarebbero stati così come li conosciamo), ma anche un riferimento per chiunque in musica – e in altre espressioni della popular culture – si senta fuori posto in questo mondo terrestre e punti al di là del conosciuto.
Del resto, lui stesso dichiarava di provenire da Saturno e un uomo proveniente dello spazio non poteva che circondarsi di musicisti all’altezza della sua missione interstellare, la famigerata Arkestra. Un’arca sonora che accoglie musicisti e spettatori, per portarli di pianeta in pianeta su autostrade spaziali.
Un viaggio che al tempo conduceva egli stesso, che oggi viene portato avanti dal fenomenale sassofonista/polistrumentista Marshall Allen (uno dei collaboratori fondamentali di Sun Ra sin quasi dagli inizi) con musicisti vecchi e nuovi. Vedere l’Arkestra non è come assistere a un normale concerto, piuttosto è partecipare a un rito collettivo di elevazione spirituale/musicale veramente raro.
Certo non saranno più le performance iconoclaste e infuocate dell’epoca, di acqua ne è passata sotto i ponti, ma ci pensa Marshall Allen a non far spegnere quel fuoco. Nonostante i 93 anni, è lui il più energico sul palco, quello che non smetterebbe mai di suonare e di cantare ad libitum sfumando: «Space is the place, space is the place!».
Marco Caizzi