NEL ’77 SUONAVANO IL ROCK’N’ROLL DEL FUTURO E ANCHE SE NON ERANO PUNK, FACEVANO PAURA
Lawrence (Felt/Denim/Go-Kart Mozart): “Ho ascoltato per la prima volta la title track nello show radiofonico di John Peel. Era già a metà brano ma, pensai, “scommetto che sono i Television“, perché avevo letto una recensione su di loro. Alla fine del brano Peel disse: “Mi ricorda più il 1967 che il 1977″, ma io pensai, “Non sa che cosa dice, questo è il futuro!“.
Le chitarre erano. innovative e interagivano in modo così complesso. Ma quello che più mi impressionò fu il sound austero e freddo, per niente rock: secondo me si tratta di. un album completamente “bianco”, senza R&B e ritmo, anche se il frontman Tom Verlaine amava l’improvvisazione jazz.
La cosa che mi sembrava fondamentale da un punto di vista chitarristico è che non c’erano pennate, solo arpeggi. Il risultato era una nuova estetica, un sound morbido, poetico e dolente. Dal vivo erano silenziosi, non dicevano una parola tra un brano e l’altro, cosa che mi piaceva moltissimo.
L’assenza di provocazione li rendeva l’opposto del punk. Non trasmettevano voglia di ballare, euforia, incutevano una sensazione diversa, più simile alla soggezione”.
L’album fu pubblicato l’8 febbraio del 1977, dopo che la band aveva trascorso tre settimane a registralo con Andy Johns (A&R Studios). La foto di copertina è stata scattata da Robert Mapplethorpe.