Si intitola “Escape room” il nuovo singolo di HERA, nome d’arte della performer Pamela Placitelli, disponibile già dal l’8 Dicembre 2020 su tutte le piattaforme digitali. Un singolo importante che arriva cinque mesi dopo “Elettromagnetica”, si tratta di una autoproduzione firmata “Hera Project” composta con lo staff di “Canzoni Inedite”, brand dell’etichetta romana “Cantieri Sonori”.
In occasione di questa pubblicazione, abbiamo raggiunto telefonicamente l’artista, per condividere con lei una piacevole chiacchierata.
Ciao Hera, congratulazioni per il tuo nuovo singolo che ricordiamo è uscito l’8 dicembre, un singolo molto importante, un singolo che rappresenta la tua rinascita artistica, vuoi parlarcene?
«Assolutamente sì, con molto piacere. Allora questo singolo rappresenta come dicevi la mia rinascita artistica sotto vari punti di vista sia quello musicale che quello introspettivo. Rappresenta una rivoluzione, un brano che arriva dopo una profonda ricerca su me stessa, un lavoro che vede in prima linea me, come Hera, in un progetto più maturo e consapevole. Sono davvero orgogliosa di questa produzione perché mi rappresenta in tutto e per tutto a partire dalla parte testuale che considero veramente decisa e profonda e che mi rispecchia in quella che è la mia personalità passando per il Groove accattivante ed energetico, che è un’altra sfaccettatura del mio carattere, e poi dulcis in fundo le sonorità moderne che io amo profondamente… ma sempre ricercate nel design sonoro e mai banali!».
Da dove viene il tuo nome d’arte?
«Il mio nome d’arte viene da un viaggio…un viaggio fatto nel 2016, dove mi trovavo in Inghilterra. Passeggiando per le strade inglesi…ero lì…ho passato un periodo di due settimane lì… ero sempre alla ricerca di me stessa. Io ho questi momenti… queste fasi strategiche… in cui mi dedico a capire dove voglio andare. E lì proprio fui quasi fulgorata in un istante, dopo anni in cui comunque mi chiedevo quale potesse essere un nome che potesse rappresentare al meglio me stessa, e fui ispirata…passò proprio per la mia testa chiaramente questo nome “Hera” che è … sì una dea che ben conosciamo per quanto riguarda la mitologia ma, mi piaceva l’idea di poter essere ed iniziare, visto che è una delle dee più importanti, di poter iniziare un nuovo cammino che potesse disegnare per me un futuro all’altezza dei sogni che avevo».
Tra tutte le tue canzoni, qual è la canzone che senti più vicina a te? E perché?
«Decisamente Escape Room, senza ombra di dubbio. Perché rispecchia come dicevo prima, dal punto di vista artistico quella che sono, profondamente. Venivo fuori da un periodo in cui mi sentivo molto fragile e stanca quando ho scritto “Escape Room” ed ero in continuo conflitto con me stessa e le mie emozioni, mi ha aiutata ad esacerbare del dolore, della sofferenza ed è sbocciata come un fiore tant’è che per me, rappresenta, come ho detto in diverse interviste, il mio fiore di loto, la mia rinascita».
C’è un artista con il quale ti piacerebbe collaborare in futuro?
«Posso menzionare qualcuno che non c’è più? Purtroppo il mio grande sogno sarebbe stato quello di collaborare con il grande David Bowie! Perché era un visionario, un artista poliedrico, camaleontico e io adoro la sua natura rivoluzionaria. Tornando in Italia, non mi dispiacerebbe una collaborazione con Levante che è un artista che stimo molto per la parte soprattutto testuale, mi piacciono i suoi testi…sì perché no!».
Un’ultimissima domanda progetti futuri?
«Assolutamente sì… subito dopo aver registrato “Escape Room” sono tornata in studio di registrazione, sto collaborando con questa produzione “Romana Cantieri Sonori” con il loro brand “Canzoni Inedite” e mi sono messa subito a lavoro sui prossimi singoli perché nel 2021, finalmente, uscirà il mio EP di brani originali!»
Intervista di Yasmine Nicolosi per Exhimusic
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