Venerdì 5 febbraio
nuova puntata di
STORIE DI MUSICA
il format di
ALBERTO SALERNO
online sul canale YouTube
http://bit.ly/AlbertoSalerno_
“E se ti fermi, convinto che ti si può ricordare, hai davanti un altro viaggio e una città per cantare”: suona così il ritornello di “Una città per cantare”, contenuta nell’album omonimo pubblicato da Ron nel 1980. Il testo, scritto e adattato da Lucio Dalla, sulla base dell’originale “The Road” dello statunitense Danny O’Keefe, in questa puntata viene minuziosamente analizzato da Alberto Salerno, fino a far emergere il suo significato più profondo, in “STORIE DI MUSICA”, il format che racconta le storie intorno a dischi, autori e cantanti italiani, che si può seguire online sul canale Youtube: http://bit.ly/
Sul canale Youtube di Alberto Salerno trovate le precedenti puntate dove si è parlato della musica di Mango, Mia Martini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Laura Valente, Ivano Fossati, Rossana Casale, Roberto Vecchioni, New Trolls, Grazia Di Michele, Alberto Fortis, Gruppo Italiano, Toto Cutugno, Lucio Dalla, Antonello Venditti, Aida Cooper e tanti altri.
Alberto Salerno, figlio d’arte, il padre, Nicola Salerno in arte Nisa, che lo aiuta in quella che poi diventerà non solo una passione, ma una vera e propria professione. A diciotto anni ha il suo primo successo come paroliere “Avevo un cuore” cantata da Mino Reitano (autore con il fratello della musica). Un altro buon successo dello stesso anno è “Un uomo molte cose non le sa”, scritta con Elio Isola, per Nicola Di Bari. È la volta dei Nomadi per cui ha scritto “Io Vagabondo”, canzone che ha conquistato i gusti di molte generazioni; sempre per il gruppo emiliano ha scritto “Quanti anni ho?”, “Tutto a posto” e “Senza discutere”. Collabora con Roberto Vecchioni, scrivendo il testo di “Alba Corallo” che sarà cantata da Renati Pareti. Negli anni Ottanta inizia a collaborare con Eros Ramazzotti per cui scrive “Terra promessa”, primo grande successo dell’artista romano, collaborazione che è continuata con “La storia mia con te”, la cui musica è appunto di Eros Ramazzotti, cantata da Gianni Morandi. Per Cristiano De André, ha scritto “Dimenticandoti”, per Marcella Bella nel 1988, tre le altre, “Dopo la tempesta”. Una delle collaborazioni più importanti della carriera di Alberto Salerno, sia nella veste di autore che in quella di produttore artistico, è stata quella con Mango. Dalla collaborazione con l’artista lucano sono nati cinque album e molti grandi successi tra I quali “Lei verrà”, “La rosa dell’inverno” e “Il mare calmissimo”, di cui Alberto Salerno ha scritto i testi, oltre a “Stella del nord”, “Dal cuore in poi” e “Luce”, presentata al Festival di Sanremo 1998. Come produttore ha realizzato i primi due dischi di Alberto Fortis, alla fine degli anni Settanta, contenenti brani come “Milano e Vincenzo”, “A voi romani”, “La sedia di lillà”. Come autore ha partecipato a molte edizioni del Festival di Sanremo vincendolo quattro volte: nel 1977 con “Bella da morire”, degli Homo Sapiens, nel 1984 con “Terra Promessa” di Eros Ramazzotti, nel 1999 con “Senza Pietà”, cantata da Anna Oxa per la quale ha scritto tutti i testi dell’album e ancora nel 2003 con “Per dire di no” di Alexia. Alberto Salerno ha scritto molte canzoni con Zucchero Fornaciari, tra le quali “Donne”, “Un piccolo aiuto”, “Tu mi piaci come questa birra”, “Nella casa c’era”, “Senza rimorso”, “Torna a casa” e “Niente da perdere” più alcuni brani nell’album degli Adelmo e i suoi Sorapis come “Ballantime mood” e “E così viene Natale”. Ha collaborato con Claudio Mattone per un disco di Syria, “L’angelo”, che conteneva “Sei tu”, e per un album dei Neri per Caso. Con il maestro Ennio Morricone ha scritto due canzoni contenute nella colonna sonora del film “Aida degli alberi” cantate da Filippa Giordano. Scrive tutti i testi del nuovo album delle Orme, prodotto da Roberto Colombo, intitolato “Venerdì” e contenente Marinai presentata al Festival di Sanremo 1982. Con la Nisa srl, insieme a sua moglie Mara Maionchi, ha scoperto Tiziano Ferro e prodotto i suoi primi tre album: “Rosso relativo”, “111” e “Nessuno è solo”. Successivamente, pur continuando il suo lavoro d’autore, Alberto Salerno con Mara Maionchi ha creato la Non ho l’età, etichetta indipendente dedicata alla ricerca di nuovi talenti. In questi ultimi anni Alberto Salerno si è mantenuto molto attivo nel panorama musicale italiano, in particolare nel mettere la sua esperienza decennale al servizio dei giovani meritevoli. Ha intrapreso quindi una serie di iniziative volte a fornire un aiuto ai ragazzi di talento che cercano di trovare la propria strada nel mondo della musica. Le principali sono Music on Stage (MOS) e l’Officina di Musica e Parole.
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