Dorso mondo di Gabriele Stera
con Franziska Baur e Jérémy Zaouati
poetry comics di Martina Stella
In uscita il quarto volume con CD
della collana di poesia con musica Canzoniere
Dopo l’esplosivo Santa Bronx, esordio postumo di un giovanissimo Alberto Dubito assieme ai Disturbati dalla CUiete; un mostro sacro della poesia internazionale come Raul Zurita, che con Gonzalez y los Asistentes ha firmato Desiertos de amor, e una stella della spoken music europea come Yolanda Castaño che, con Isaac Garabatos, ha realizzato Idioma da tinta; Canzoniere, la collana di poesia con musica dell’editore Squilibri, ritorna ad esplorare quanto si muove in quel magma ribollente della creatività giovanile con Dorso Mondo esito della collaborazione del poeta triestino, ma residente a Parigi, Gabriele Stera (1994) con l’artista visiva Martina Stella (1992), la violinista e drammaturga Franziska Baur (1993) e il musicista Jérémy Zaouati (1994): libri plurali quelli della collana Canzoniere che, facendo proprie le parole di Giacomo Leopardi, intende superare “la funesta separazione della musica dalla poesia e della persona di musico da quella di poeta”, in modo da riportare la poesia dove abitava prima del suo lungo esilio nei generi letterari, quando era una disciplina orale, fondata sul ritmo e la musicalità e impensabile senza l’abbraccio di una comunità.
Libri da leggere dunque con le orecchie, quelli di Canzoniere, perché “la poesia nasce musica, non già accompagnata dalla musica”, come si legge nel ‘manifesto’ che compare in apertura di ogni volume “e perché durata, ritmo, suono e lingua sono tutte le sue forme”. A queste caratteristiche risponde alla perfezione Dorso mondo di Gabriele Stera che, vincitore per ben due volte del Premio Dubito di poesia con musica, assieme ai suoi compagni di viaggio ha realizzato un libro per molti versi elettrico. Sono elettriche le sue parole, i suoi suoni, le sue voci, le sue musiche e le sue immagini. È dunque un’opera vibrante, che si espande e cortocircuita: in due lingue, italiano e francese, in tre codici (ma forse di più), testo, voce ed immagini, in quattro protagonisti, anche se l’autore infine, per quanto collettivo, avrà un nome e cognome. Un poema macchinato e dunque, oggi, naturalissimo e contemporaneo. Un’opera che, tra testo e musica, si fa interprete delle inquietudini di una generazione che rischia di essere ridotta all’impotenza e che in Gabriele Stera ha trovato “il più consapevole poeta lirico di questi anni”, come scrive Gabriele Frasca nella prefazione, capace “per intelligenza politica e per capacità febbrile, di intonarne il dramma ancora non del tutto consumato”. Un libro orchestrato collettivamente che dimostra come l’arte fatta insieme è spesso molto soddisfacente per chi la fa e per chi la fruisce. Che è anche la prima scommessa di uno dei migliori poeti europei delle giovani generazioni:
Canzoniere è una collana che Lello Voce, iniziatore del poetry slam in Italia, dirige assieme a Gabriele Frasca e Frank Nemola e che ben si sposa con le attività di un editore come Squilibri, votato alle musiche di tradizione orale “perché durante il predominio della civiltà alfabetica, la poesia è sempre sopravvissuta altrove e quasi sempre tra le pieghe della cultura popolare”, come si legge ancora nel manifesto in apertura del volume.
Coerentemente con la sua impostazione, Canzoniere è anche una rassegna che, promossa da Squilibri in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, presenta ogni anno alcune delle più significative espressioni di un movimento che, sotto il nome di spoken music o spoken word, nel mondo ha conquistato piazze, teatri e persino stadi, con un seguito straordinario di pubblico. La terza edizione, in programma il 3 e il 4 marzo 2021, per le misure di contenimento del Covid 19 è stata spostata al 3 e 4 dicembre 2021. In questo video Gabriele Stera nell’edizione 2018 della rassegna: https://www.
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