IL GIUNTO DI CARDÀNO: KADÌMA, il nuovo album autoprodotto della band foggiana.
Alternative rock e suoni psichedelici tra echi distorti e muri di delay.
Kadìma è il nuovo disco di questa giovane band di Foggia che con le sue 12 tracce e a partire anche dalla copertina ci introduce, ci racconta e ci accompagna in una sorta di viaggio introspettico del subconscio umano di fronte alle scelte che si propongono quotidianamente nella nostra vita.
Tra simboli e metafore, l’immagine della porta in copertina e il titolo del disco (KADIMA significa AVANTI) Il Giunto di Cardàno entra nella nostra anima tra suoni distorti, ma mai furiosi, e con testi riflessivi conferma la decisione di andare avanti (Kadìma appunto) nelle proprie scelte.
Il risultato è molto interessante sia dal punto di vista musicale che di coinvolgimento emotivo da parte dell’ascoltatore.
Il disco va ascoltato senza fretta, non bisogna essere distratti. Aprite quella porta e i vari brani vi sembreranno una perfetta rappresentanza simbolica del vostro inconscio.
Partendo da quelli più intimi a quelli più rock: YEZ!, GIURAMI, KADIMA, SOUVENIR e anche negli altri pezzi dal singolo BACIO DI GIUDA e L’AMORE AL TEMPO DELL’ERASMUS, il suono della band ci fa vivere un viaggio tra i vari strati dell’anima.
Di solito si pensa che un disco che non ci cambia la vita sia un disco inutile. In questo caso KADIMA ci fa vedere le cose con occhi (della mente) diversi, la apre e la fa crescere dal punto di vista emozionale. I suoni sono controllati e mai scontati o ad effetto e la scelta di alcune soluzioni dimostrano anche la capacità di assimilare i riferimenti musicali (a volte evidenti) e di renderli diversi e nuovi.
La musica come l’inconscio ama i simboli e in questo disco di certo non mancano.
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Giuseppe Bellobuono
