La leggendaria US power metal band Glacier, ritorna con un nuovo album, “The Passing of Time”, pubblicato su etichetta No Remorse Records.
Era il 1985 quando fu dato alle stampe l’EP omonimo del gruppo di Portland, senza dubbio una delle più grandi uscite “misconosciute” degli anni ’80, comprendente 5 tracce di maestoso heavy power metal di marcata fattura statunitense. Ma la produzione della band si è praticamente fermata lì, dopo un demo e poche altre registrazioni mai pubblicate e vari cambi di formazione, il gruppo si sciolse nel 1991.
Nel 2016 il cantante originale dei Glacier, Michael Podrybau, forma una tribute band: i Devil in Disguise, alla quale viene anche offerta la possibilità di esibirsi dal vivo al Keep It True Festival l’anno seguente. Inutile dire che lo show fu strabiliante ed i redivivi powermetaller, visto il successo e l’accoglienza ricevuta, iniziano a lavorare a dei nuovi brani, prima per un ep e poi, in seguito al supporto dei membri originali che avevano apprezzato il materiale composto (ascoltato in anteprima), per un album completo.
Un lasso di tempo lunghissimo dal primo e unico EP d’esordio, ma ben due tracce contenute in questo attesissimo come back, “Live For The Whip” e “Sands In Time”, sono state scritte e composte negli anni ’80 – come ad assicurare un fil rouge stilistico che ci restituisce il quintetto nel medesimo gran spolvero dei vecchi tempi – e registrate dall’attuale formazione che vede come ospiti i membri fondatori Tim Proctor (basso) e Loren Bates (batteria), che suonano anche su “Infidel”, e Phil Ell Ross al basso (ex Manilla Road) in altri due pezzi. La direzione stilistica e concettuale quindi, come si evince anche dal dipinto originale di Daniel Charles, poi scelto per la copertina del nuovo album, è arrivata da sola.
L’artwork dell’EP vedeva in evidenza una clessidra, come anche questo ultimo lavoro, per cui sia il titolo del disco che il disegno funzionano benissimo e rappresentano una sorta di ideale passaggio del testimone per la nuova formazione dei Glacier. “Eldest And Truest” apre le danze e lo spirito della band risulta da subito rimasto intatto dopo tutto questo tempo, così come anche nelle due tracce successive: “Live for the Whip” e “Ride Out”, a completare un trittico d’apertura davvero eccezionale. Puro Heavy Metal con intrecci di chitarre e cori impressionanti che confermano la classe e lo status di culto che ha reso i Glacier una sorta di piccola leggenda underground. Un vero e proprio capolavoro che supera la prova del tempo e rinnova la magia delle sonorità più autenticamente US Power Metal, qui propugnate con indiscutibile talento.
Gli arpeggi di “Sands of Time”, ci riportano indietro nel tempo con un riff emozionante e un solo perfetto nella sua dinamicità. Proseguendo l’ascolto, tra un pizzico di epicità (“The Temple and The Tomb”), cavalcate che riportano ai fasti della NWOBHM (“Infidel” è pazzesca e il richiamo ai Maiden inevitabile) ma con una produzione moderna e all’altezza della situazione, gli americani ci regalano un altro capolavoro: “Valor”, che rappresenta il giusto compromesso tra Heavy Metal tradizionale e Power Metal. Gli altri pezzi non fanno prigionieri: tutti grandi brani che rendono “The Passing Of Time” ancora più prezioso, un album scaturito da una grandissima passione per l’Heavy Metal nella sua forma più pura ed incontaminata, a dimostrazione del fatto di come il nostro genere possa perdurare ancora oggi, e proprio per questo intramontabile trasporto, vivere una nuova ondata di gloria e magnificenza.
Basta poi tenere presente che a parte il cantante, il resto della band vede schierati musicisti più giovani che provengono da esperienze completamente diverse come approccio, dando così nuova linfa ed energia per restare competitivi e credibili anche oggi.
Se nella vita di un metallaro la magia di queste sonorità rappresentava e rappresenta ancora la colonna sonora quotidiana, non sarebbe perdonabile farsi cogliere impreparati e perdere oggi la preziosa occasione di (ri)scoprire i Glacier… Anche perché, almeno in questa linea temporale, potrebbe non esserci un’altra possibilità e sarebbe un vero peccato non dare il giusto risalto ad un disco di questa caratura. Un grazie anche alla No Remorse Records, che dopo le prime due tirature sia in vinile che in cd, andate sold out velocemente, ha ristampato l’album anche in edizione limitata con l’aggiunta di un flexi disc che contiene una traccia esclusiva.

Horns Up and Raise The Fist… Glacier is Back \m/
Giuseppe Bellobuono
Glacier: The Passing Of Time (No Remorse Records – 2020)
Tracklist:
Eldest And Truest
Live For The Whip
Ride Out
Sands Of Time
Valor
Into The Night
Infidel
The Temple And The Tomb