New York City, Soulful Road
1974, Chelsea Records
Copertina di: Iain MacMillan
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“Soulful Road” è il secondo e ultimo album in studio del quartetto vocale maschile americano New York City, pubblicato nel 1974 su etichetta Chelsea.
L’album segue fortemente il formato del primo disco del gruppo, con molte canzoni soul pop armoniose e calde, prodotte e arrangiate da Thom Bell con il tipico sound dei Sigma Studios. Il disco contiene 10 tracce che mostrano il caratteristico stile soul-pop del gruppo, con armonie vocali raffinate e una produzione curata.
Tra i brani più noti dell’album troviamo “Happiness Is”, che raggiunse la posizione #20 nella Hot Soul Singles chart, oltre ad altri singoli come “Love Is What You Make It” e “Got to Get You Back in My Life”.
La curiosità più famosa riguardo a questo album è sicuramente la cover: la copertina dell’album parodia quella del celebre “Abbey Road” dei Beatles del 1969, mostrando i membri del gruppo che attraversano la strada proprio come fecero i Fab Four. Questa scelta artistica ha reso l’album iconico tra i collezionisti di vinili.
L’album rappresenta la chiusura della breve ma significativa carriera discografica dei New York City, un gruppo che aveva saputo distinguersi nel panorama soul degli anni ’70 con il loro sound caratteristico e le raffinate armonie vocali tipiche della scuola di Filadelfia.
La copertina di “Soulful Road” dei New York City del 1974 è infatti un deliberato omaggio ad “Abbey Road” dei Beatles, mostrando i quattro membri del gruppo che attraversano una strada in fila indiana.
Il fatto che Iain MacMillan – lo stesso fotografo scozzese che immortalò i Beatles nella celebre attraversata di Abbey Road nell’agosto 1969 – abbia realizzato anche la foto di copertina per i New York City rende questo omaggio ancora più autentico e rispettoso verso l’originale.

“In 1973, the vocal group New York City dropped in pictures of themselves on another of Iain Macmillan’s pictures from The Beatles’ session for their own record, Soulful Road.”
MacMillan era già diventato famoso per quella storica sessione fotografica con i Beatles, dove scattò sei foto in soli 10 minuti mentre era in piedi su una scaletta al centro della strada. La sua scelta di ripetere questo concept per i New York City dimostra come quella composizione fosse diventata un’icona fotografica nel mondo musicale.
Questa “citazione visiva” non era solo un semplice tributo, ma rappresentava anche un modo intelligente per i New York City di inserirsi in una tradizione musicale prestigiosa, collegando il loro sound soul-pop americano con l’eredità dei Beatles.

L’utilizzo dello stesso fotografo conferisce un’autenticità particolare all’omaggio, trasformando quella che poteva essere vista come una semplice imitazione in un ponte artistico tra due mondi musicali diversi ma interconnessi.

